Rc Auto, il 95% degli italiani paga più della media Ue
Solo cinque assicurati su cento pagano una Rc auto paragonabile, come tariffe, al premio medio europeo, pari a 250 euro. Tutti gli altri, in media, pagano un premio di 500 euro. Lo ha detto il presidente dell'Ivass, Salvatore Rossi, nel suo intervento all'assemblea annuale dell'Istituto. Il dato emerge da un'indagine campionaria trimestrale sui premi effettivi Rc auto (Iper), in cui si evidenzia anche che nel mercato non c'e' concorrenza: i primi cinque gruppi assicurativi detengono il 70% del mercato.
"E' da notare - ha commentato Rossi - che nel settore del credito le prime cinque banche detengono invece meno della meta' della raccolta". L'indagine, che e' stata fatta su un campione di 2 milioni di targhe, e' stata avviata dall'Authority per "risolvere il formidabile deficit di informazioni che connota i prezzi effettivi che si formano sul mercato e le frodi perpetrate ai danni delle compagnie". Proprio per la lotta alle frodi, "principale presupposto di una stabile riduzione dei prezzi", l'Ivass ha avviato il progetto Aia, interconnettendo finora cinque banche dati (dalla Motorizzazione Civile all'Ania)".
"Il problema dei prezzi alti delle polizze Rc auto, dopo tanti anni, si e' attenuato ma non e' ancora risolto", ha aggiunto Rossi. Per questo l'Ivass "auspica una nuova iniziativa legislativa che lo affronti in tutti i suoi aspetti". L'Istituto, analizzando l'andamento delle principali variabili negli ultimi anni, ha evidenziato che il mercato e' caratterizzato da un crollo dei sinistri: -30% negli ultimi quattro anni, dal 2007-2013. Dall'altro, pero', il costo medio totale di ciascun sinistro e' aumentato da 3.900 a 4.700 euro. L'effetto combinato, spiega Rossi, "e' stato una diminuzione del premio puro teorico del 16% (periodo 2009-2013). Tuttavia il premio medio effettivo pagato dal consumatore e' aumentato nello stesso periodo del 6%". Per il presidente dell'Authority "sembra esservi una difficolta' di trasmissione delle positive dinamiche di mercato sui prezzi delle polizze".
Quanto al mercato assicurativo italiano, nel 2013 quello italiano si è comportato meglio della media europea: +13% la raccolta dei premi, a fronte di una flessione del 5% registrata nel 2012. "In sintonia con quanto avvenuto in Europa - ha aggiunto Rossi - si sono nettamente divaricati gli andamenti dei due rami tradizionali, vita e danni: +22% il primo, -5% il secondo. Queste tendenza stanno proseguendo nei primi mesi del 2014". Gli utili dell'industria assicurativa hanno superato i 5 miliardi in linea con il 2012. Quanto al comparto Rc auto, si rileva una contrazione record (-8%) "anche a causa del perdurare della crisi".