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Economia
S&P compra Ihs Markit per 44 miliardi: nozze fra big dell'analisi di mercato

Matrimonio tra giganti nel mondo dell'informazione, dei dati e dell'analisi economica e finanziaria. S&PGlobal e Ihs Markit hanno raggiunto un accordo per fondersi in un'operazione strutturata con uno scambio azionario che attribuisce a Ihs Markit un enterprise value (valore d'impresa) di 44 miliardi di dollari, inclusi 4,8 miliardi di debito netto. "L'operazione - si legge in una nota - unisce due organizzazione di livello mondiale, un portafoglio unico di asset in mercati attrattivi e con capacita' all'avanguardia nell'innovazione e nella tecnologia per accelerare la crescita e la creazione di valore".

Secondo i termini dell'accordo di fusione, che è stato approvato all'unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, ogni azione ordinaria di IHS Markit sarà scambiata con un rapporto fisso di 0,2838 azioni ordinarie di S&P Global. Al completamento della transazione, gli attuali azionisti di S&P Global possiederanno circa il 67,75% della società, mentre gli azionisti di IHS Markit possiederanno circa il 32,25%. 

Per la nuova società combinata si prevede una crescita del fatturato organico annuale del 6,5-8% nel 2022 e 2023, bilanciata tra i principali segmenti industriali. Inoltre si punta a una maggiore redditività: la società combinata, infatti, mira a 200 punti base di espansione del margine Ebita annuale. Si stimano, inoltre, interessanti opportunità di sinergia e crescita degli utili.

La società combinata prevede sinergie sui costi di esercizio di circa 480 milioni di dollari. Si stima di mantenere un bilancio e un profilo di credito solidi, con un fatturato annuo pro-forma di oltre 11,6 miliardi di dollari. S&P Global intende mantenere una struttura del capitale prudente e flessibile e mirerà a una leva finanziaria di 2,0-2,5 volte l'Ebita. Entrambe le società prevedono di mantenere le loro attuali politiche sui dividendi fino alla chiusura della transazione. 

S&P affonda le proprie radici nell'Ottocento, a un compendio di informazioni finanziarie per gli investitori ferroviari, mentre oggi è ben nota per i suoi rating obbligazionari e per i suoi iconici indici di Borsa, che fungono da indicatore della salute dei mercati globali. Nata dalla fusione di due attori più piccoli nel 2016, Ihs Markit traccia invece milioni di punti dati nei mercati finanziari e possiede un software che le grandi banche di Wall Street utilizzano per sottoscrivere le offerte di azioni e obbligazioni societarie, monitorando i dati sui trasporti e sull'energia.

Nel dettaglio, Ihs, che forniva analisi per imprese e governi, ha acquistato la londinese Markit nel 2016, spostando la propria sede nel Regno Unito. Markit era stata fondata invece nel 2003 in un granaio fuori Londra dall'ex dirigente di TD Securities Lance Uggla, supportata da un gruppo di grandi banche alla ricerca di dati sui prezzi trasparenti di un mondo opaco di derivati di credito. All'epoca della fusione tra Ihs e Markit, le due aziende avevano un valore combinato di circa 13 miliardi di dollari, un importo che e' quasi triplicato a oggi, un segno di quanto sia solido il mercato dei dati finanziari.

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