Scaroni ad Affari: "I talenti in Italia? Marchionne e il Credito Emiliano" - Affaritaliani.it

Economia

Scaroni ad Affari: "I talenti in Italia? Marchionne e il Credito Emiliano"

Affaritaliani incontra Paolo Scaroni ad un evento di The Ruling Companies per la presentazione del libro di Roger Abravanel, scritto con Luca D'Agnese, La ricreazione è finita. Scegliere la scuola, trovare il lavoro
 
"Se il nostro Paese vuole mantenere il proprio tenore di vita non può che farlo con più cultura, formazione e conoscenza e la scuola è il passaggio fondamentale. Tutti hanno almeno un talento, il problema è farlo emergere, scoprirlo e farlo crescere. I talenti ci sono vanno messi a frutto".  Paolo Scaroni porta con sè il volume "Professione Manager" scritto nel 1986 con Angelo Maria Perrino per citare che "di formazione e sviluppo di talenti ci occupavamo qualche tempo fa Perrino ed io. Mi stupiva quando ero in Inghilterra il fatto che i talk show del prime time si occupassero di scuola. E il pubblico era interessatissimo perché capiva che solo un sistema formativo adatto poteva consentire all'Inghilterra di mantenere e far crescere il proprio ruolo nell'economia del mondo". E i talk show in Italia ? "Li trovo di una noia mortale..."
 
I talenti in Italia? "Ne abbiamo ma abbiamo bisogno di averne di più, nell'economia, e soprattutto nel mondo scientifico e della ricerca. Se gli Stati Uniti hanno oggi un ruolo primario, nonostante la crisi del 2008, lo devono allo sviluppo del patrimonio formativo, scolastico e universitario. Anche a noi servirebbe un po' di Cupertino. Nelle nostre Banche ci sono uomini di talento, ne cito una su tutte, il Credito Emiliano. Marchionne ha talento".
 
E Renzi? "Uno che diventa presidente del Consiglio in quattro e quattr'otto per forza ha talento, ora ha un compito che è difficile per tutti".