RyanAir vola in borsa e attacca l'Ue
"Decisioni politiche contro di noi"

Il peso del carburante non tiene a terra RyanAir. La compagni low cost continua a crescere: l'anno fiscale concluso lo scorso marzo ha registrato un utile netto di 569 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto all'esercizio precedente. Il dato è superiore ai 558 milioni attesi dagli analisti. La notizia ha spinto il titolo a un nuovo record: le azioni del vettore hanno superato per la prima volta nella storia i 6,80 euro, grazie a un progresso superiore all'8%. Tutti gli indicatori hanno segno più nonostante la recessione e l'aumento del prezzo del carburante che ormai, sottolinea RyanAir, rappresenta il 45% dei costi totali. La compagnia irlandese ha però avvertito che quello in corso sarà un anno difficile, nel quale la crescita dei profitti potrebbe rallentare. L'utile netto potrebbe attestarsi tra i 570 e i 600 milioni di euro. Un risultato che, al netto della frenata, sarà comunque positivo e lontano dalle difficoltà che stanno vivendo altre compagnie.
Nel suo bilancio, Ryanair sottolinea i suoi successi: +5% di passeggeri e sette nuove basi, che portano le rotte a 200. Ormai è la prima compagnia in Irlanda e Spagna. E anche in Italia l'inseguimento ad Alitalia è ormai arrivato al termine. Tra un numero e l'altro, il gruppo fondato da Ryan O'Leary non rinuncia a una stoccata all'Antitrust Ue, colpevole, lo scorso febbraio, di aver bocciato la fusione con Aer Lingus. "Siamo rimasti delusi", si legge nel documento diffuso dalla società. Che recrimina: "E' bizzarro che l'Ue abbia approvato l'offerta di British Airways per British Midland e detto no alla nostra proposta". Per RyanAir non è un caso e neppure un problema industriale: "Non abbiamo alcun dubbio che sia stata l'ennesima inspiegabile decisione politica presa contro di noi".