Spettacoli
Freccero: "Isola? Tv generalista in declino e dramma Ventura che..."
Canale 5 anni '80 era la novità. Oggi guardando Ciao Darwin, C'è posta per te": le confessioni di Freccero

«La partecipazione di Simona Ventura all'Isola dei famosi è il racconto di una televisione generalista che sta finendo come finì la prima Repubblica, di un genere come quello dei reality che mostra segni di stanchezza, di una tv che verrà trasformata dalla convergenza con internet e porterà mondi e volti nuovi. L'immagine di Simona che resta ancorata al suo programma, alla sua sfida è commovente». Parola di Carlo Freccero, consigliere di amministrazione Rai, guru della neo televisione che nel 2001 portò alla Ventura a Rai Due strappandola a Mediaset (di cui era stato direttore dei palinsesti) che in un’intervista rilasciata al settimanale Chi analizza i motivi che hanno spinto Simona Ventura ad affrontare come concorrente il reality che lei stessa ha lanciato come conduttrice.
«La partecipazione di Simona è la sua confessione di non poter stare senza il piccolo schermo», spiega Freccero a Chi, «e come in tutte le confessioni c'è sofferenza, dolore, strazio. Simona cerca attraverso l'Isola di rifondarsi, facendo leva sull'aspetto salvifico del mezzo».
Ma è il mezzo, cioè la televisione, ad essere profondamente cambiato, spiega Freccero.
«Canale 5, da cui sono partito con Silvio Berlusconi negli anni Ottanta, rappresentava la bellezza, la novità, l'adolescenza. Oggi guardando Ciao Darwin, C'è posta per te e L'isola, sembra di vedere quella tv, ma con le rughe. Poi la De Filippi, che è un genio, che cosa fa ad Amici? Invita Kevin Spacey, il protagonista di House of cards, la serie che più di tutte rappresenta il futuro della tv e lo ingloba nel suo mondo, colloca Amici nella tv che verrà. La rivincita della Ventura sarebbe un salto nel passato. Il futuro della tv è altrove. È ancronistico chiedere ancora all'Isola la rissa, il sangue e la sofferenza. Il dramma di Simona è il dramma di una tv che non vuole sentirsi all'ultima spiaggia».