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Spettacoli
Giusy Ferreri ad Affari: “Roma-Bangkok, il mio tour e…”. L’intervista

“Questo è un momento molto importante sia della mia vita che di questo mio percorso artistico…”. Giusy Ferreri si racconta ai microfoni di Affaritaliani.it.

La cantante siciliana sta per partire con il suo nuovo tour e c’è già grande attesa per alcune date, come quella del 10 maggio a Roma (Auditorium Parco della Musica)  e del 12 a Milano (al Barclays Teatro Nazionale).

Lei intanto spiega e sottolinea: “Porterò live il mio album ‘Hits’. E’ un incontro con il pubblico in cui sarà come rivivere tutto il mio percorso. Non solo dal 2008 (quando ci fu la sua grande esplosione a X-Factor, ndr) con pezzi popolari come ‘Non ti scordar mai di me’ e ‘Novembre’. Ma pure con ‘Party’..”.

Un brano che ha un grande significato per lei…
“E’ stato inserito nell’album ‘Gaetana’ del 2008 (prodotto da Tiziano Ferro insieme a Michele Canova, ndr), ma faceva parte di uno dei miei primi esperimenti discografici non riusciti con grande esito nel 2005. E’ una canzone a cui sono fortemente affezionata. Un brano che ho scritto con un messaggio di pace, libertà e uguaglianza. Per cui mi piace l’idea che sono 8 anni di popolarità, ma in realtà ne ‘sento’ 10. Insomma, il mio sarà un live molto rappresentativo…”

All’inizio del suo percorso, Giusy Ferreri venne paragonata ad Amy Winehouse. La Giusy Ferreri di oggi quanto è cambiata e a chi si accosterebbe eventualmente oggi?
“In realtà non mi accosterei a nessuno. Non oggi, ma anche nel 2008. Intanto, con la cantante inglese è un paragone importante, ma non me lo sentivo neanche ai tempi sinceramente, perché pensavo che tutto fosse legato a un discorso di ricerca musicale-stilistica che volgeva alla personalità di Amy Winehouse. E' vero, questa associazione mi rese una grande gratificazione per via di una timbrica comunque particolare. Ma non possiamo negare il fatto che sono comunque due timbriche, giustamente, differenti tra loro”.

Lei prima parlava degli esperimenti discografici pre-2008 che non portarono ai risultati sperati. Ha mai pensato che non sarebbe riuscire ad arrivare dove sognava?
“Avevo appena compiuto 28 anni, il rischio e il pensiero c’era. Mi stavo iniziando ad abbattere. Non capivo come mai non arrivassero degli esiti, quantomeno a livello di esposizione.  Avere cioè un’opportunità, la soddisfazione di poter dire ‘ho avuto una chance di potermi presentare a un pubblico importante’. E capire così se effettivamente la mia musica emozionasse. Se riuscivo a trasmettere qualcosa al pubblico’

La sua storia è anche la favola della ragazza che esplose a X-Factor e intanto lavorava part-time all’Esselunga. A distanza di tempo ha mai pensato che, se non avesse funzionato, oggi forse potrebbe essere ancora al lavoro in quell’Esselunga? O avrebbe comunque cambiato?
“Fino a quell’età lì mi andava bene il part-time perché mi impegnava tre giorni a settimana e il resto del tempo lo dedicavo alla musica e ad altri hobby. Le dico di più…”

Prego…
“Prima di presentare, a 21 anni, i miei brani alle case discografiche, avevo fatto anche un approccio da band, che ho ancora fortemente nel cuore. E partecipavo a diversi concorsi per gruppi rock emergenti. Quando ho trovato quel lavoro part-time portavo avanti tutte queste cose e allo stesso tempo gli studi.  Però…”

Però?
“Oltre i 30 anni non credo sarei andata avanti. Il bivio sarebbe stato sul full time, ma non avrei scelto quel lavoro”

Questo tour e l’album Hits arrivano dopo il successo di Roma-Bangkok, (insieme a Baby K), canzone simbolo dell’estate 2015, vincitrice di 7 dischi di platino in Italia e capace, tra le altre cose, di raggiungere 100 milioni di visualizzazioni su Vevo/Youtube. Da cosa nasce il successo di questo brano secondo lei?
“Ha avuto un grandissimo esito grazie al suo modo di essere innovativo: incalzante da un lato e fresco-spensierato nel linguaggio dall'altro. E il mio album Hits, dopo i risultati di Roma-Bangkok (scritto da Federica Abbate, Takagi e Mr. Ketra, ndr), mi ha fatto molto riflettere sull’importanza dei brani da esporre, come scelta dei singoli radiofonici. Ho anche ripensato anche al mio approccio iniziale nel 2008 con canzoni come ‘Non ti scordar mai di me’ (scritto da Roberto Casalino, composto da Tiziano Ferro assieme allo stesso Casalino, ndr) e ‘Novembre’ (scritto anch'esso da Casalino e prodotto da Ferro, ndr). Brani che pur differenti nelle sonorità, comunque avevano la stessa efficacia di innovazione, che rappresentava i gusti del momento”.

E INOLTRE: IL PERCORSO DI GIUSY FERRERI, COM’E’ CAMBIATA, I SUOI AUTORI... LA VIDEO INTERVISTA INTEGRALE

 

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