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Processo Weinstein, Annabella Sciorra racconta in aula: "Mi stuprò a casa mia"
Annabella Sciorra (Lapresse)

Processo Weinstein, Annabella Sciorra racconta in aula: "Mi stuprò a casa mia"

Prima testimonianza al processo contro Harvey Weinstein, il produttore di Hollywwod accusato di violenza sessuale contro due donne: l'attrice americana Annabella Sciorra, nota in particolare per il suo ruolo nei Sopranos, ha raccontato di esser stata stuprata da Weinstein nel suo appartamento nel quartiere di Gramercy Park, a New York, in una notte di fine 1993 o inizio 1994.   

La 59enne attrice di Brooklyn aveva già denunciato questa violenza in un'intervista al giornalista Ronan Farrow nel 2017. Quella violenza non sarebbe più perseguibile perché è trascorso troppo tempo ma l'accusa punta su queste deposizioni per dimostrare la natura di predatore sessuale dell'imputato.     

All’epoca del presunto stupro era da poco uscito "La notte che non c’incontrammo", in cui Sciorra era fra i protagonisti e che era stata prodotta da Miramax, la casa di produzione di Weinstein. L'attrice ha raccontato che aveva partecipato a una cena in un ristorante nel centro di Manhattan a cui era presente il produttore che si offrì di accompagnarla a casa.    

Annabella accettò e alle 22, arrivati sotto casa, congedò Weinstein, salì al suo appartamento e si mise una camicia da notte preparandosi per andare a letto. Poco dopo sentì bussare alla porta e pensò che fosse un vicino o il portiere del palazzo. Quando aprì la porta, è la sua versione, vide che era il produttore che la spinse dentro e cominciò a slacciarsi la camicia. Poi la gettò sul letto e la violentò nonostante i suoi tentativi di opporsi con calci e pugni urlando "No, no". "Il mio corpo si spense, era cosi' disgustoso che il mio corpo tremava in modo inusuale, era come avessi una crisi epilettica", ha riferito in aula, aggiungendo di aver perso conoscenza.   

L'attrice ha anche raccontato che aveva conosciuto Weinstein a una festa a Los Angeles qualche anno prima ma fino a quella sera il produttore si era limitato a corteggiarla con qualche regalo un po' audace, come dei cioccolatini a forma di pene. Alcune settimana dopo la presunta violenza, l'attrice ha raccontato che affrontò l'ex re di Hollywood in un ristorante ma lui le disse con aria glaciale e tono "molto minaccioso" che la cosa doveva restare tra loro. Negli anni successivi lui si rifece vivo comparendo almeno un paio di volte negli hotel in cui alloggiava.    La difesa di Weinstein ha ribattuto sollevando dubbi sul fatto che l'attrice abbia aperto la porta senza chiedere chi fosse e sul fatto non ricorse a un medico, nè denunciò la violenza. Il legale del produttore ha anche mostrato un video in cui l'attrice ammetteva di aver inventato piccole bugie nella sua vita, ma la Sciorra ha insistito che non è questo il caso.

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