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Sanremo 2020, chi è il vincitore Diodato: da Taranto alla storia con Levante
Diodato (foto Lapresse)

Sanremo 2020, chi è il vincitore Diodato: dagli esordi alla storia con Levante

E' Diodato, che in realtà di nome si chiama Antonio, il vincitore del 70simo Festival di Sanremo 2020 con la canzone 'Fai rumore'. "Dedico questo premio a Taranto", ha spiegato l'artista 38enne, nato ad Aosta ma cresciuto proprio nella città pugliese, e poi trasferitosi a Roma. Per Diodato, che ha iniziato la sua carriera musicale a Stoccolma, è la terza partecipazione all'Ariston, o quattro contando il duetto con Ghemon dello scorso anno. Ha esordito nel mondo della musica nel 2013 con il suo primo album di inediti 'E forse sono pazzo' e la rivisitazione del brano 'Amore che vieni, amore che vai' di Fabrizio De André, pezzo con il quale entra a far parte della colonna sonora del film di Daniele Luchetti 'Anni felici' presentato al Festival del cinema di Toronto. Dietro il testo di "Fai rumore", ci sarebbe anche la sua storia con Levante, la nota cantante siciliana.

Sanremo, Diodato: "Dal Festival al 1 Maggio pensando a Taranto"

Diodato ha dedicato "Rumore", la canzone con cui ha vinto la settantesima edizione del Festival di Sanremo, a Taranto, la sua citta', dove, ha sottolineato, c'e' bisogno di far "rumore" con chiaro riferimento alle vicende Ilva e all'impatto ambientale e sanitario che determinano. Ma da sempre per Diodato musica e canzoni sono un potente veicolo per trasmettere messaggi sociali e in questo senso il concerto del Primo Maggio di Taranto di cui Diodato e' uno dei direttori artistici, insieme all'attore Michele Riondino, "Il giovane Montalbano", e al musicista Roy Paci - con Diodato sul palco di Sanremo nel 2019 -, ne' e' un esempio. Lo scorso anno, a Taranto, a margine dell'evento, Diodato ha infatti dichiarato che "il concerto dell'1 Maggio di Taranto continua ad essere una manifestazione importante, un grande megafono rispetto ai problemi di questa citta'". Evidenziando che il concerto dell'1 Maggio ha anche un ruolo di denuncia dei problemi vissuti da Taranto, ma che per l'edizione 2019 ha scelto di ospitare anche testimonianze diverse da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, alle madri di Plaza de Mayo e a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, Diodato dichiaro' che "questo palco serve proprio a questo, a creare una cassa di risonanza per lanciare messaggi che devono arrivare il piu' lontano possibile. Cucchi, Lucano, sono persone che rappresentano una determinazione, una forza, e spero che questo possa ispirare anche noi che siamo qui a lottare giorno dopo giorno".

Diodato e il legame con Taranto

"Siamo sempre contenti, sempre molto stanchi e affaticati, nel dare ogni anno una possibilita' a questa citta' che e' quella di riconoscersi - aggiunse in quella occasione Diodato -, di incontrarsi, di condividere delle emozioni. Ci teniamo a ringraziare tutti gli artisti che vengono gratuitamente e che ci aiutano nel lanciare messaggi importanti creando una sorta di cassa di risonanza. C'e' tutta una Italia che a noi piace rappresentare sul nostro palco, tantissimi esempi di lotta e di determinazione". E con Diodato, nelle edizioni del concerto dell'1 Maggio a Taranto si sono spesi per la causa della citta' pugliese anche altri cantanti come, tra gli altri, Fiorella Mannoia o Niccolo' Fabi, che in ricordo della propria figlia piccola scomparsa ha donato un parco giochi ai bambini del rione Tamburi, il quartiere di Taranto attaccato all'acciaieria, parco giochi non ancora realizzato. 

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