Tutta la verità sulla crisi del cinema
Parla il regista Edoardo De Angelis
'Apprezzo Ischia film festival perché è un festival dignitoso che si concentra, in particolare, sui territori che ospitano i racconti.
Sono già stato qui con 'Perez', dove ho vinto un premio, e oggi ci ritorno con due film 'Indivisibili' e uno dei tre episodi di'Vieni a Vivere a Napoli'
così racconta ad Affaritaliani Edoardo De Angelis, affermato regista italiano , sceneggiatore e produttore quarantenne tra gli stupendi scenari naturali del Castello Aragonese che a Ischia ospita l'edizione 2017 di Ischia film festival.
CRISI DEL CINEMA. ISCHIA FILM FESTIVAL VALORIZZA I TERRITORI
Una storia professionale importante quella di Edoardo, prima con la passione per la pallanuoto, poi diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e quindi artefice di tre prodotti vincenti , da 'Mozzarella Stories' del 2011, a 'Perez' presentato con successo fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia per finire ai giorni nostri nel 2016 con 'Indivisibili' che vince sei statuette al 'David di Donatello' e si afferma pure alla Mostra del Cinema a Venezia.
Un film 'Indivisibili' che vince perché ha dentro un'anima che sa fare della sottocultura e del degrado ambientale un valore assoluto.
Il premio alla carriera del 2017 ad Ischia John Turturro , regista e attore americano, ha definito 'Indivisibili' uno dei migliori film italiani che ha visto negli ultimi anni
CRISI DEL CINEMA. DE ANGELIS UN TALENTO VISIONARIO
'Un talento visionario' lo definisce Emir Kusturica , famoso regista jugoslavo naturalizzato serbo che per Edoardo è stato un importante punto di riferimento.
Ischia film festival è un evento che ti senti vicino?
' È certo nelle mie corde, proprio per il legame con i territori. Vivo molto in mezzo alla strada e se poi per la strada si trova crimine allora diventa storia e quando lo codifichiamo diventa genere.
Nella relazione con la terra mi aiuta molto essere umano più che napoletano'.
CRISI DEL CINEMA. UNA CRISI FORSE SALUTARE
Come vedi ora il cinema italiano'
'È difficile descrivere in maniera esaustiva un fenomeno variegato. Quello che vedo è che ci sono molte più voci libere e soprattutto più orecchie pronte ad ascoltarle'.
E come si sta uscendo dalla crisi che ha toccato pure il mondo del cinema?
'La crisi ha lasciato sul campo di battaglia molti morti e feriti, e tutto ciò ha creato un cambiamento che forse era necessario alla sopravvivenza del cinema stesso. Sono rimasti i più forti o quelli meglio 'assistiti'. E probabilmente sarà sempre così'.
CRISI DEL CINEMA. FARE FILM CHE TI SOMIGLINO
Ed infine che messaggio vuoi dare ai giovani film maker?
'Semplicemente quello che mi è rimasto impresso da colui che ritengo il mio punto di riferimento, Emir Kusturica, che mi spronava a non smettere ma di fare film che ti somiglino,nel bene e nel male.
E io mi onoro di tramandare questo insegnamento che ritengo sempre valido'.