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Esteri
Brexit dalla cartomante

Quando si aspetta un avvenimento futuro e incerto si ha la tentazione pressoché irresistibile di fare delle previsioni. E in una certa misura è anche qualcosa di utile. Se gli eventi possibili sono due, per esempio bianco o nero, tanto vale fare dei piani per il caso che si realizzi il bianco e per il caso che si realizzi il nero. Si sarà preparati a reagire correttamente in qualunque caso. Ma noi umani abbiamo purtroppo la tendenza ad andare oltre: se così non fosse la Bibbia non sarebbe stata piena di profeti e le cartomanti rimarrebbero disoccupate. Cioè vorremmo fare delle previsioni anche quando esse sono impossibili. Ma se prepararsi all’evento bianco o a quello nero è razionale, andare dalla cartomante non lo è. Qual è la differenza?

Le previsioni sono ragionevoli quando dei due o tre eventi possibili si conoscono tutti i dati. Quando invece di un evento futuro sappiamo poco, per l’eccessiva presenza di variabili e perché le sue conseguenze dipendono da troppi fattori, la previsione è una stupidaggine. Al cliente che le chiede se il suo matrimonio sarà felice la cartomante, se fosse onesta, dovrebbe rispondere: “Se non lo sa lei, che conosce la persona con cui si sposa, come vuole che lo sappia io?” Ma così poi non potrebbe chiedere il proprio compenso. Ed ecco perché l’indovina proclama: “Dopo un primo periodo difficile, il suo matrimonio sarà felice per tutta la vita”. Oh che bellezza.

Fra una settimana gli inglesi voteranno in un importante referendum. A quale categoria appartengono le conseguenze della Brexit o della B-remain, a quelle prevedibili o a quelle imprevedibili?

A tendere l’orecchio si percepiscono i lamenti di coloro che sono convinti che se l’Inghilterra lasciasse l’Unione sarebbe la catastrofe. E le parole di costoro sono talmente accorate da far pensare che considerino la decisione una sorta di peccato mortale. Qualcosa di inconcepibile. L’offesa massima che si potrebbe fare al santo progetto dell’Europa Unita politicamente. Quell’unione politica che è in agenda per il 2101, o forse per il 2130 o chissà per il 2247.

No, non ci possiamo fidare di chi mette tanto colore e tanto sentimento in materia di previsioni tanto incerte. Come non ci si può fidare di coloro che sperano vivamente che il Regno Unito lasci Bruxelles per dimostrare a tutti che l’impensabile si può fare benissimo e sopravvivere. Costoro sono forse in grado di valutare l’entità dei prezzi da pagare? Certamente no. In realtà si va dalla catastrofe inglese con sollievo europeo, alla catastrofe dell’Unione con sollievo inglese.

E ancora, dopo quanto tempo si potrà giudicare se l’operazione è convenuta o è stata un pessimo affare? Un giorno? Un anno? Dieci anni?

In questo mare di incertezze molta parte dei futuri avvenimenti dipenderà dalla reazione emotiva, e non tecnica, di milioni di persone. E in particolare delle Borse. Se la reazione generale sarà positiva, le Borse potrebbero salire, se la reazione fosse di preoccupazione generalizzata, potrebbe perfino saltare il banco. Insomma, non soltanto non sappiamo se l’Inghilterra uscirà o no dall’Unione – per il semplice fatto che i sondaggi non sono affidabili – ma non sappiamo quasi nulla di ciò che seguirà. Da come vanno le cose nella stessa Gran Bretagna, c’è da pensare che neanche gli inglesi reputino di avere avuto informazioni chiare ed affidabili. La maggior parte delle fonti dell’establishment ha consigliato di non uscire dall’Unione, ma proprio la diffidenza nei confronti dell’establishment inglese, e ancor più nei confronti dell’establishment di Bruxelles,  sarà per molti un buon motivo per non credere a ciò che gli viene minacciato. Qualcuno magari si dirà: “Se a Bruxelles si preoccupano tanto, è segno che la nostra partenza a loro non conviene. Ma se non conviene a loro è segno che conviene a noi”. Anche se è un ragionamento invalido.

Ma chi dice che si stia veramente ragionando? Probabilmente in molti pub ci saranno degli anziani inglesi che, alzando il boccale di birra diranno. con la bocca impastata ma petto in fuori: “Britain se l’è cavata sempre da sola, e potrà farlo anche in futuro. Non abbiamo bisogno di nessuno!”

Molte parole per non dire nulla, in questa pagina, dirà qualcuno. E magari avrà ragione. Ma sono parole di conforto: chi non ha le idee chiare, rispetto a ciò che seguirà questo voto, sappia che così si comporta saggiamente. Certo meglio di chi afferma, con temeraria sicurezza, il voto darà questo risultato e le conseguenze saranno queste. Parole che nell’orecchio sollevano l’eco di queste altre: “Il suo matrimonio sarà felice e durerà tutta la vita”.

pardonuovo.myblog.it

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