Armi nucleari spostate in Romania: alta tensione Usa-Russia? E' giallo
Mistero sula crisi nucleare tra Romania e Russia. Il governo rumeno smentisce, invece la Nato è diplomatica
Di Giuseppe Vatinno
E' di poche ore fa la notizia data dal sito EurActiv, https://www.euractiv.com/, del possibile traferimento di 20 testate nucleari (delle 50 complessive) custodite nella base Nato in territorio turco di Incirlik (che si trova a 100 km dal confine con la Siria) alla base Nato sita a Deveselu, vicino alla città rumena di Caracal.
Il sito EurActiv cita due fonti indipendenti che spiegano come il peggioramento dei rapporti tra Turchia e Usa dopo il fallito golpe contro Erdogan abbiano indotto il governo americano a spostare le armi nucleari visto che la base Nato in Turchia che le ospita è rimasta isolata e interdetta al volo durante la crisi.
Il sito EurActiv ha chiesto notizie direttamente al Dipartimento di Stato Usa che ha risposto, dopo qualche ora, che la domanda era di pertinenza del Dipartimento della Difesa; inoltrata a quest'ultimo la richiesta non è ancora giunta la risposta.
Interrogata la Nato, è giunto un comunicato "diplomatico" che afferma che "gli alleati vogliono essere certi della sicurezza delle armi nucleari europee" e quindi non smentisce (anche se non conferma direttamente) la notizia.
Nel frattempo il governo rumeno ha seccamente smentito, mentre alcune fonti diplomatiche hanno detto -come riportato dal giornale rumeno "Adevarul"-che la base di Deveselu non è attrezzata ad ospitare le testate, ma solo il sistema antimissilistico (peraltro già contestato dai Russi).
L'ex Presidente della Repubblica di Romania Traian Basescu ha detto -sempre riportato dal medesimo "Adevarul"- che "Queste armi non si depositano come sacchi di patate, bisogna avere dei silos speciali".
Tuttavia occorre dire che tali notizie non sono mai state ufficialmente confermate negli anni dai tempi della guerra fredda (in cui la Romania si trovava sul fronte opposto del Patto di Varsavia), sebbene si sappia informalmente che Germania, Italia, Belgio ed Olanda ospitano in basi Nato sul loro territorio bombe nucleari.
Dal punto di vista geopolitico è chiaro che l'eventuale mossa Usa/Nato di spostare le armi nucleari in territorio rumeno, vicino quindi alla Russia, avrebbe dure repliche da parte del Cremlino che potrebbe reagire militarmente aumentando il rischio di una escalation nuclerare in Europa soprattutto a causa della polveriera medio - orientale.