Esteri
Usa, ex consigliere di Bush: "Ecco che cosa vuole Trump. Una scossa così non si vedeva da 80 anni"
Il diplomatico Richard Haass: "Vuole concentrarsi sull'America del Sud, ma non può mollare il resto"

Usa, Trump e il suo piano: "Pressioni sul Su America e sguardo attento sul resto del mondo"
Le mosse di Trump non stanno certo passando inosservate, il presidente americano si sta muovendo su più fronti creando tensioni (volute) un po' con tutti. Una strategia che ha però degli obiettivi e a svelarli è uno dei massimi esperti in termini di diplomazia, si tratta dell'ex consigliere di Bush padre, Richard Haass, che la definisce la "più grande scossa da 80 anni". La sorpresa strategica - spiega Haass a Il corriere della Sera - è l’aumento dell’enfasi sull’emisfero occidentale (le Americhe), cosa che non vedevamo da oltre un secolo", con "meno enfasi sull’Europa e possibilmente sul Medio Oriente mentre c’è l’interrogativo dei loro piani in Asia. Costituisce davvero il più grande reindirizzamento della politica estera Usa dalla fine della Seconda guerra mondiale e dall’alba della Guerra fredda".
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"Trump - prosegue Haass a Il Corriere - è il primo presidente la cui principale preoccupazione riguarda la sua visione dell’interesse economico dell’America, con cui giustifica i dazi, il focus sugli squilibri della bilancia commerciale, sull’acquisto di prodotti Usa, sulla reindustrializzazione. Alcune di queste cose sono sensate, dalla reindustrializzazione al rafforzamento della sicurezza delle catene di approvvigionamento, e possiamo dibattere su come sia meglio farlo. Ma preoccuparsi degli squilibri della bilancia commerciale in sé secondo me è cattiva economia".
