Esteri
La guerra è anche ibrida, traghetto italiano attaccato da uno spyware in Francia. Spunta l'ombra della Russia
Il software, secondo gli inquirenti, era in grado di consentire il controllo da remoto dei sistemi operativi della nave

Francia, ritrovamento di un malware a bordo di un traghetto passeggeri della compagnia italiana GNV
L’ombra di una possibile ingerenza russa è al vaglio delle autorità italiane e francesi, dopo l’arresto di un cittadino lettone in seguito al ritrovamento di un malware a bordo di un traghetto passeggeri della compagnia italiana GNV, controllato da MSC. La nave sarebbe rimasta ferma per alcune ore a Sète per verifiche sui sistemi informatici di bordo.
Il software – secondo gli inquirenti – era in grado di consentire il controllo da remoto dei sistemi operativi della nave. Le autorità italiane avevano segnalato che i sistemi informatici dell’imbarcazione potevano essere stati infettati da un Remote Access Trojan. Nell'ambito dei controlli, insieme al membro dell’equipaggio lettone era stato fermato anche un collega bulgaro, successivamente rilasciato.
Le Parisien: "La Francia valuta un possibile collegamento con la Russia"
Secondo quanto riportato da Le Parisien, la Francia starebbe valutando un possibile collegamento con la Russia. Il malware è stato individuato sul traghetto Fantastic, con una capacità di oltre 2.000 passeggeri, mentre si trovava nel porto di Sète. A segnalare il tentativo di intrusione è stata la stessa compagnia GNV, nell’ambito di un’indagine condotta con il supporto di Eurojust.
Francia, dalle segnalazioni italiane all’inchiesta della procura di Parigi
Le identità del cittadino lettone e del collega bulgaro erano state trasmesse alle autorità francesi dall’Italia. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta su un presunto tentativo, da parte di un gruppo organizzato, di attaccare un sistema informatico “al servizio degli interessi di una potenza straniera”.
Nel corso delle indagini sono state effettuate perquisizioni urgenti in Lettonia con il sostegno di Eurojust e delle autorità locali. Al termine della custodia cautelare, il sospettato lettone è stato incriminato e posto in detenzione preventiva. Il suo avvocato, Thibault Bailly, ha dichiarato all’Afp che l’istruttoria chiarirà gli elementi ancora oscuri del caso, ridimensionandone la portata.
