Esteri
Gaza, Netanyahu: "Mai uno Stato palestinese a ovest del Giordano". Unifil: "Bersagliati da fuoco israeliano nel Sud del Libano"
"La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio a ovest del Giordano esiste, è valida e non è cambiata di una virgola"

Idf: "Pronti a controllare le aree oltre la Linea Gialla"
Il capo di stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, ha affermato che l'esercito israeliano deve essere pronto a "stabilire rapidamente il controllo operativo" delle aree di Gaza "oltre la Linea Gialla". Zamir ha affermato che le Idf "continueranno a operare per impedire la rinascita di Hamas, controllando le aree chiave e gli ingressi di Gaza". Lo riportano i media israeliani. Parlando alle truppe a Rafah, il capo delle Idf ha affermato che i militari "continueranno a insistere sul fatto che il regime di Hamas non esisterà dall'altra parte del confine. Anche se ciò richiederà tempo".
"Nella Striscia di Gaza, controlliamo oltre il 50% del territorio, senza controllare la popolazione. La Linea Gialla funge da linea di accerchiamento e controllo, e continuiamo ad agire per impedire l'avanzata di Hamas, mantenendo il controllo del territorio" strategico "e delle porte di accesso a Gaza", ha dichiarato Zamir durante la visita nell'area di Rafah, nel sud di Gaza, scrive The Times of Israel. "Se necessario, dobbiamo essere pronti a una rapida transizione verso un'ampia offensiva per conquistare il territorio nella Striscia di Gaza, dall'altra parte della Linea Gialla", ha affermato l'Idf.
Idf: "Non abbiamo sparato deliberatamente contro Unifil"
Le forze israeliane affermano che "non è stato sparato deliberatamente" contro le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano. L'esercito israeliano ha affermato di avere scambiato i soldati per "sospetti", ha affermato in una nota. "Domenica mattina, due sospetti sono stati identificati nella zona di El Hamames, nel Libano meridionale. Le truppe hanno poi sparato colpi di avvertimento. Dopo la verifica, è stato stabilito che i sospetti erano soldati delle Nazioni Unite in pattuglia nella zona", ha dichiarato l'esercito israeliano, aggiungendo che la questione è "sotto inchiesta".
Unifil, bersagliati da fuoco israeliano nel Sud del Libano
La forza Onu di interposizione nel sud del Libano, Unifil, è stata fatta bersaglio di tiri da parte delle forze armate israeliane. Lo comunica la stessa Unifil con un post su X, in cui precisa che a sparare è stato un carro armato Merkava, da una posizione tenuta dall'Idf nel Libano del sud.
Netanyahu: "Mai uno Stato palestinese a ovest del Giordano"
"La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio a ovest del Giordano esiste, è valida e non è cambiata di una virgola". Lo ha ribadito il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, in apertura della riunione di Governo. "Riguardo alla "presunta 'non smilitarizzazione' della parte di Gaza che è nelle mani di Hamas, non ci sarà nulla del genere. Anche nel piano in 20 punti, e in tutto il resto, questo territorio sarà smilitarizzato e Hamas sarà disarmato. O accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile. Questo è quello che ho detto, e questo è quello che ha detto anche il presidente Trump".
Katz: "Niente stato Palestina, Idf controllerà aree-chiave"
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato su X che Israele non accetterà la creazione di uno Stato palestinese e che le Forze di Difesa israeliane manterranno la loro presenza nelle zone strategiche a Gaza ma anche altrove. "La politica di Israele è chiara: non ci sarà uno Stato palestinese. Le Forze di Difesa israeliane rimarranno sul Monte Hermon e nella zona di sicurezza. Gaza sarà smilitarizzata fino all'ultimo tunnel e Hamas sarà disarmata nell'area gialla dalle forze di difesa israeliane" e, nel resto della Striscia, "dalla forza internazionale o dall'Idf", ha detto Katz.
Oms, quasi 4.000 bambini a Gaza attendono evacuazione per cure
"Oltre 16.500 pazienti, tra cui quasi 4.000 bambini, sono in attesa di essere evacuati per ricevere cure urgenti fuori da Gaza". Lo scrive su X Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms. "Un mese dopo il cessate il fuoco a Gaza - aggiunge - l'Oms è sul campo per ricostruire i sistemi sanitari e garantire che i pazienti ricevano cure salvavita attraverso evacuazioni mediche. Ringrazio i 30 Paesi che hanno aperto le loro porte per accogliere i pazienti e invito altri a unirsi a noi. Chiediamo inoltre l'apertura di tutte le vie di evacuazione, in particolare verso la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. La salute e la guarigione non possono aspettare".
