Germania come il Regno Unito: frenata su sussidi ai cittadini Ue
Germania frena su sussidi a cittadini Ue: solo dopo 5 anni. Presto varo del progetto, nel mirino soprattutto Paesi dell'Est
Dopo Londra, anche Berlino vuole arginare gli arrivi di cittadini stranieri dell'Ue, in particolare dai Paesi dell'Est, attratti dal welfare tedesco: secondo fonti del governo citate dall'agenzia Dpa, in seno al governo c'è accordo su una legge che vieti ai cittadini in arrivo da altri Paesi dell'Unione di percepire sussidi per i primi cinque anni di residenza. "Puntiamo ad una veloce approvazione da parte del gabinetto", ha confermato ieri un portavoce del ministero del Lavoro. Poi la norma passerà all'esame del Bundestag per il dibattito. Secondo le indiscrezioni, la legge in preparazione decide che i cittadini Ue che non lavorino in Germania non avranno inizialmente diritto a sussidi e solo dopo cinque anni entreranno automaticamente nella categoria 'base' con accesso ai sussidi di disoccupazione, la "Hartz IV".
La notizia di una proposta di legge di questo tipo avanzata dalla ministra del Lavoro Andrea Nahles era circolata già la scorsa primavera e all'epoca il governo aveva minimizzato sulla portata dell'eventuale provvedimento. Un verdetto del Tribunale sociale federale che ha stabilito che i cittadini europei hanno diritto a sussidi dopo sei mesi sembra aver convinto l'esecutivo Merkel a velocizzare. Un proposito accolto con grande favore a livello locale: "le nuove regole sono necessarie per creare meccanismi legali ed evitare grosse difficoltà finanziarie alle città causate dai sussidi sociali fuori dalla norma", ha commentato i vicepresidente dell'Associazione delle città tedesche, Helmut Dedy, alla Mitteldeutschen Zeitung e ripreso da Thelocal.de.