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Esteri
Ue? Può diventare una sola grande Germania. Riserve d'oro italiane minacciate

Risuona ancora forte il titolo di Der Spiegel del maggio scorso, Der Schnorrer von rom (gli scrocconi di Roma), che accusa Italia e paesi PIIGS di drenare risorse dal nord Europa senza pagarne il dovuto.

Ma è un falso. Affermare che la Germania starebbe sostentando i partner dell’euro per quasi 1.000 miliardi è un terribile e pericoloso falso perché si insinua pericolsamente nell’elettorato tedesco e nell’opinione pubblica di una nazione pronta a compattarsi nella volizione allo scontro.

In realtà l’Italia è una dei maggiori creditori delle crisi dal 2010 e finanzia la UE con un saldo annuo attivo di circa 3 miliardi di euro. La questione sta tutta nel tecnicismo della vicenda Target 2, il sistema dei pagamenti della BCE tra le economie dei paesi membri. Essendo unica la moneta e senza tassi di cambio che riequilibrano le valute e i flussi commerciali e finanziari, questo sistema di pagamenti permette la libera circolazione di denaro e merci senza provocare ‘ammanchi di cassa’ nelle banche centrali.

I saldi attivi o negativi presenti nei bilanci delle banche centrali rispecchiano rispettivamente posizioni creditorie e debitorie nei confronti dei paesi dell’euro. L’Italia ha un saldo passivo di 426 miliardi, mentre la Germania uno attivo di 902 miliardi. Ma sono somme inattive e la BCE non prevede una scadenza perentoria per essere saldate.

Questa notizia non ha niente a che vedere con i rapporti di credito dell’economia reale. La cosa più enigmatica però dal punto di vista politico è stata la dichiarazione del governatore Mario Draghi lo scorso anno. Nel caso in cui uno stato uscisse dall’euro, dovrebbe regolare i saldi all’istante.

Eppure i 486 miliardi di passività a carico della Banca d’Italia non sono dei veri debiti: 486 miliardi sono beni, servizi e capitali dal resto dell’Eurozona che gli italiani hanno acquistato in più ma che hanno pagato all’atto del compimento delle rispettive operazioni.

Sono le banche centrali che regolano tra di loro i pagamenti in euro attraverso la Bce, sono partite contabili per regolare i pagamenti tra stati. Se Germania e Italia avessero ancora monete marco e lira, sul mercato si scambierebbero lire contro marchi ai tassi di cambio dati e ogni banca centrale registrerebbe afflussi o deflussi di valuta.

Quando un italiano acquista un titolo o un bene da un tedesco parte una richiesta di euro alla BCE da parte della banca italiana. Così avviene lo scambio La Germania registra una passività per noi e un’attività in capo alla Bundesbank, Ma questa trascrizioni non sono debiti, anzi non esiste alcun rapporto reale di credito- debito tra questi soggetti privati, perchè l’italiano ha pagato il tedesco per prendersi il titolo: la BCE ha dato a Bankitalia la liquidità richiesta per chiudere l’operazione. L’Italia non risulta indebitata verso la Germania e gli altri partner europei. La politica sta distorcendo la realtà e strumentalizzando la cosa ed ecco che lo Spiegel parla di PIIGS e di noi come “scrocconi".

Ma potrebbe esserci un’insidia in più. I tedeschi sanno benissimo che in caso di uscita dall’euro dell’Italia o della Spagna quel supposto debito che i tedeschi vorrebbero incassare non verrebbe saldato dai paesi debitori, sempre ammesso che esista. E Bruxelles potrebbe essere una trappola per noi italiani.

Ecco una ipotesi di come e cosa potrebbe accadere: i sovranisti italiani hanno chiesto di cambiare il sistema di voto del consiglio europeo, passando da unanimità a maggioranza su i casi previsti. Se questo accadesse i tedeschi potrebbero approfittarne. Una volta cambiato il sistema di voto coalizzerebbero gli stati della loro area per imporre una votazione sulla finanza UE (deliberazione su risorse dei paesi membri) imponendo per esempio che i debiti Target 2 tra stati vengano garantiti dalle riserve in oro delle banche centrali.

A quel punto pretenderebbero che questa finzione contabile venga presa per un debito effettivo e chiedere le nostre riserve d’oro. E stiamo parlando di 486 miliardi di euro in oro…

Capito lo scenario?

In sintesi sarebbe un innesco, una scintilla pericolosissima. L’ennesimo da parte tedesca. Ci vuole massima attenzione in Europa e alle prossime elezioni mandare professionisti di altissimo valore a combattere nelle commissioni come hanno fatto gli spagnoli per esempio.

Sempre che questa Europa continui ad esistere, l’Europa di Bruxelles e di Maastricht, dell’asse franco-tedesco.

L’Europa che diventa dopo 50 anni un’unica Grande Germania.

“ What we did’nt with tanks we are doing with banks…”_Anonimo Tedesco

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