Hillary Clinton, ecco le mail che la fecero perdere - Affaritaliani.it

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Hillary Clinton, ecco le mail che la fecero perdere

Le mail che fecero perdere Clinton: a metterla nei guai la fidata assistente Huma

Emailgate: diffuse mail Abedin ex assistente Clinton

Fuori tempo massimo, il dipartimento di Stato guidato dal repubblicano Rex Tillerson, ha pubblicato un gruppo delle famigerate email del consigliere piu' stretto di Hillary Clinton, Huma Abedin, scoperte lo'o scorso anno dal'Fbi sul pc del controverso marito, l'ex deputato democratico, Anthony Weiner, che da novembre sta scontando una condanna a 21 mesi per aver inviato messaggi osceni ad una 15enne. Marito da cui Abedin ha divorziato. Si tratta delle mail che indussero l'allora direttore dell'Fbi, James Comey, licenziato per le indagini sul Russiagate dal presidente Donald Trump il 9 maggio scorso, ad annunciare la loro esistenza ad 11 giorni dalle elezioni presidenziali dell'8 novembre 2016, salvo poi, a pochi giorni dal voto, ammettere che non c'era alcune elemento rilevante. Clinton accuso' all'epoca Comey di aver contribuito alla sua sconfitta. La Fox spiega che il dipartimento di Stato e' stato costretto a diffondere queste email in base ad una richiesta formale di un gruppo conservatore ma senza specificare cosa contengano queste email.

E' la Cnn a rivelare che alcun delle email inviate da Abedin al pc del marito per stamparle, benche' non fossero segnate come "confidenziali", contenevano pero' materiale segreto ed il testo di quelle pubblicate dal dipartimento di Stato e' infatti pieno di "omissis" ed intere pagine annerite. L'organizzazione repubblicana aveva chiesto la diffusione di "tutte le email inviate e ricevute dell'ex vice capo di gabinetto del dipartimento Stato (sotto Hillary Clinton) Huma Abedin dal primo gennaio 2009 al primo febbraio 2013 usando un indirizzo di posta non governativo" L'ex direttore dell'Fbi Comey aveva sostenuto a suo tempo che non c'erano elementi per sostenere che Abedin "avesse contezza che cio' che stava facendo, violasse la legge" per cui non era possibile provare alcun intento criminale.