Hong Kong, il Fmi: "Le proteste fermano la crescita, servono stimoli"
Secondo le previsioni del Fmi, la crescita di Hong Kong subirà una contrazione dell'1,2% quest'anno, mentre tornerà a crescere dell'1% nel 2020
Hong Kong: Fmi, "proteste frenano crescita, servono stimoli"
Il Fondo Monetario Internazionale chiede all'amministrazione di Hong Kong di aumentare la spesa per sostenere l'economia dell'ex-colonia britannica, colpita "duramente da shock esterni e interni" e caduta in recessione tecnica nel terzo trimestre 2019, sulle proteste anti-governative in corso da giugno. La ripresa dell'economia viene vista come "graduale" e i rischi di breve e medio termine "sono cresciuti", nella nota emessa al termine di una visita ufficiale dello staff del Fmi a Hong Kong, nella quale si specifica che "se la crescita vacilla piu' del previsto, le autorita' dovrebbero fornire maggiore supporto fiscale nel breve termine". Per assicurare una crescita sostenibile e la competitivita' a lungo termine, secondo il Fmi, occorre "stabilizzare l'economia con stimoli a breve termine mentre si affrontano le sfide strutturali con una pacchetto di politiche complessive".
I rischi al ribasso dell'economia dell'ex colonia vengono imputati soprattutto, sul piano esterno, alle tensioni tra Cina e Stati Uniti sulla disputa tariffaria e al rallentamento dell'economia di Pechino, e sul piano interno, al "deterioramento della situazione socio-politica e ai ritardi nell'affrontare cambiamenti strutturali", tra cui vengono indicati i problemi della penuria di case e le diseguaglianze nel reddito. Secondo le previsioni del Fmi, la crescita di Hong Kong subira' una contrazione dell'1,2% quest'anno, mentre tornera' a crescere dell'1% nel 2020.
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