In Venezuela una calma apparente prima della tempesta - Affaritaliani.it

Esteri

In Venezuela una calma apparente prima della tempesta

Daniele Rosa

Milioni di venezuelani sognano la libertà

‘Possiamo pensare anche ad una sorta di amnistia per Nicolas Maduro e per tutti quelli a lui vicini’ così ha confermato il giovane autonominato presidente del Venezuela Juan Gualdò, capo del partito dell’opposizione.

 

Dopo la marcia dei centomila oppositori del dittatore Maduro il paese sembra essere caduto in uno stato di solo apparente normalità.

In Venezuela calma apparente. L'esercito con Maduro.

Se di normalità si può’ parlare in presenza di oltre 25 vittime e 300 detenuti tra i manifestanti, di un esercito ancora schierato con Maduro, e una Comunità internazionale ( Stati Uniti in testa) che sembra essersi schierata con l’uomo del cambiamento.

Uniche pesanti eccezioni, abbondantemente previste, quelle di Cina, Russia e Turchia.Un po’ meno prevista quella del Messico.

 

Però il difficile per Gualdò e il Venezuela arriva adesso. L’annuncio di Gualdò ha moltiplicato le aspettative di milioni di venezuelani stanchi del regime e distrutti da una crisi economica senza precedenti.

 

Ora occorre passare da un’autoproclamazione , di fatto simbolica, ad un concreto passaggio politico.

 

Il problema più grande all’interno sembra essere il ‘chiavismo’ da una parte e l’esercito dall’altra. Entrambi hanno immediatamente bollato l’autoproclamazione come un pericoloso colpo di stato e una manovra tutta americana per ribaltare il Governo del Paese.Tutto previsto e da copione.

In Venezuela calma apparente. La Comunità internazionale con Gualdò

Ora però l’opposizione conferma di aver un piano preciso e soprattutto un appoggio internazionale che va molto oltre le dichiarazioni di solidarietà.

’Fratelli e sorelle, stiamo facendo passi importanti per avere un Governo di transizione che porti a libere elezioni’ è il leitmotiv di Gualdò.

E l’aiuto internazionale sta arrivando velocemente. Subito con 20 milioni di dollari promessi dagli Usa per i primi aiuti umanitari. E poi con la dichiarazione del Banco Interamericano di Sviluppo ( BID) che ha dichiarato di voler lavorare con il presidente ad interim per assicurare un appoggio continuo al popolo venezuelano.

 

Ma Maduro non vuole cedere neanche di un metro e dichiara che ‘ continueremo a governare applicando la legge’. Sono queste parole relative all’appliocazione della legge che non fanno prevedere niente di buono nel breve.

 

Ecco perché la calma apparente sembra essere il preludio ad una vera e propria tempesta che deciderà, in ogni caso, il futuro del paese.