Libia nel caos, Almasri ora è un nemico: rischia di essere consegnato alla Corte dell'Aja - Affaritaliani.it

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Libia nel caos, Almasri ora è un nemico: rischia di essere consegnato alla Corte dell'Aja

Nuovi guai per il torturatore rimpatriato dall'Italia

di Redazione Esteri

Libia, così Almasri è passato da eroe a nemico numero uno nel suo Paese

La Libia rischia una nuova pesante guerra civile. L'uccisione del capo delle milizie Ghaniwa ha provocato duri scontri a Tripoli, si parla di oltre cento morti per la guerriglia scoppiata in città. Il paradosso di questa vicenda riguarda il generale Almasri, il torturatore libico che era stato arrestato in Italia su richiesta della Corte dell'Aja ma che poi è stato rimpatriato nel suo Paese e accolto da eroe. Ora però le cose sembrano essere decisamente cambiate. Il momento più duro della battaglia di Tripoli - in base a quanto risulta ad Avvenire - è stata la minaccia di arrestare il generale Almasri e consegnarlo alla Corte penale internazionale.

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Per la Libia sarebbe un punto di svolta, dalle conseguenze interne e internazionali incalcolabili. Per l’Italia, che invece Almasri lo ha riaccompagnato fino alla capitale libica, sarebbe più di una beffa. Il generale Almasri, acclamato al momento del rimpatrio dall’Italia che gli ha permesso di sfuggire alla Corte penale internazionale, è considerato ora l’obiettivo numero uno. Lo scioglimento della sua “polizia giudiziaria” ha permesso di riaprire alcune delle prigioni dove erano detenuti criminali comuni, giornalisti, attivisti, oppositori.

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