Marco Rubio, il volto rassicurante del nuovo conservatorismo Usa. Ecco perché crescono le sue chance di andare alla Casa Bianca dopo Trump - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 16:40

Marco Rubio, il volto rassicurante del nuovo conservatorismo Usa. Ecco perché crescono le sue chance di andare alla Casa Bianca dopo Trump

Eloquente, pragmatico, vicino alla middle class. Analisi

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

Rubio potrebbe avere successo come candidato presidenziale grazie al suo profilo generazionale e alla capacità di attrarre un elettorato trasversale
 

Un personaggio dell’amministrazione Trump su cui si sta concentrando una crescente attenzione politologica è Mark Rubio (o, per essere più precisi, Marco Rubio). Il senatore della Florida, oggi Segretario di Stato, incarna il sogno americano delle comunità ispaniche e si propone come possibile candidato alla Casa Bianca. Il suo profilo psicopolitico rivela punti di forza e fragilità di un leader che vuole unire tradizione e rinnovamento.

Marco Rubio nasce nel 1971 a Miami da genitori cubani emigrati negli Stati Uniti dopo la rivoluzione castrista. La sua infanzia è segnata dal senso di appartenenza a una comunità diasporica che ha mantenuto forti legami con le radici culturali e religiose. Cresciuto in un quartiere popolare, Rubio sperimenta direttamente le difficoltà e le aspirazioni della middle class ispanica, un’esperienza che diventerà parte integrante della sua narrativa politica. Dopo gli studi superiori, frequenta l’Università della Florida e successivamente ottiene la laurea in legge presso l’Università di Miami. La formazione giuridica gli fornisce gli strumenti per affrontare la politica con un approccio pragmatico e istituzionale. Parallelamente, la sua fede cattolica diventa un elemento identitario che lo accompagnerà lungo tutta la carriera, rafforzando il legame con l’elettorato religioso.

Rubio entra presto nella politica statale, distinguendosi per la capacità di mediazione e per la visione riformista. Nel 2006 diventa Speaker della Camera della Florida, il più giovane nella storia dello Stato. In questo ruolo promuove iniziative per la riduzione delle tasse e per la modernizzazione del sistema educativo, guadagnandosi la reputazione di leader emergente. Dal 2011 siede al Senato federale, imponendosi come volto giovane e dinamico del Partito Repubblicano. La sua carriera nazionale si consolida con la candidatura presidenziale del 2016, quando sfida Donald Trump alle primarie. Pur sconfitto, Rubio rimane una figura centrale del GOP (il “Grand Old Party”, ossia il Partito Conservatore), capace di coniugare conservatorismo e apertura verso le minoranze.

La sua fedeltà critica a Trump gli vale un ruolo di primo piano nell’amministrazione del 2025, come Segretario di Stato. In questa veste, Rubio ha cercato di rafforzare i rapporti con l’America Latina, ponendo particolare attenzione a Cuba e Venezuela, paesi simbolo della diaspora ispanica negli Stati Uniti. La sua visione di politica estera si fonda sull’idea di un’America forte ma dialogante, capace di difendere i valori democratici senza rinunciare al pragmatismo.

Il personaggio ha indubbiamente quattro punti di forza. Il primo è l’identità ispanica: rappresenta un ponte verso l’elettorato latino, cruciale negli stati chiave. Il secondo è la capacità comunicativa: Rubio è eloquente, pragmatico, vicino alla middle class. Il terzo è l’immagine moderata: Rubio è conservatore sui valori tradizionali, ma aperto su immigrazione ed economia. Il quarto è l’esperienza istituzionale: ha oltre vent’anni di carriera, con ruoli sia legislativi che esecutivi.

Dal punto di vista del target, Rubio raccoglie consensi tra la base repubblicana tradizionale, i cattolici praticanti e le comunità latine. Tuttavia, è apprezzato anche da moderati e indipendenti, che vedono in lui un conservatore pragmatico e meno divisivo rispetto ad altri leader. Perciò, Rubio potrebbe avere successo come candidato presidenziale grazie al suo profilo generazionale e alla capacità di attrarre un elettorato trasversale. La sua sfida principale sarà emanciparsi dall’ombra di Donald Trump e proporre una visione autonoma, capace di coniugare tradizione e innovazione.

In conclusione, il profilo psicopolitico di Marco Rubio è quello di un leader conservatore multiculturale, ponte tra mondi diversi: establishment e base, anglos e latinos, conservatori e moderati. Se saprà trasformare questa pluralità in progetto politico, il senatore della Florida potrebbe diventare uno dei protagonisti della prossima corsa alla Casa Bianca.

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