Medio Oriente, Hamas accetta il piano Witkoff sulla tregua e lancia una controproposta: "Rilascio degli ostaggi in cinque fasi" - Affaritaliani.it

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Medio Oriente, Hamas accetta il piano Witkoff sulla tregua e lancia una controproposta: "Rilascio degli ostaggi in cinque fasi"

La risposta di Hamas è arrivata dopo gli incontri con le fazioni palestinesi a Doha e a Beirut in modo da rappresentare una posizione palestinese unitaria

di Redazione

Mo: fonti Israele, "Consideriamo la risposta di Hamas un effettivo rifiuto"

Israele considera la risposta di Hamas alla proposta di accordo di Steve Witkoff come un "rifiuto di fatto". Lo ha detto una fonte del governo israeliano al Times of Israel che sottolinea come la risposta del gruppo terroristico includa una serie di modifiche alla proposta dell'inviato speciale Usa. Tuttavia la porta non è ancora chiusa: nonostante Hamas abbia annunciato di aver già presentato la sua risposta alla proposta di Witkoff, i mediatori stanno lavorando con il gruppo per attenuare alcune delle modifiche richieste.
Secondo la fonte la risposta di Hamas include una richiesta che rende più difficile per Israele riprendere i combattimenti se i colloqui per un cessate il fuoco permanente non saranno completati entro la fine della tregua di 60 giorni.
Le modifiche chieste da Hamas prevedono il rilascio dei 10 ostaggi durante tre momenti nei 60 giorni di tregua, anziché in due tornate il ​​primo e il settimo giorno, come previsto dall'offerta statunitense.
Questa modifica mira a impedire a Benjamin Netanyahu di abbandonare i colloqui per un cessate il fuoco permanente dopo il rilascio dei 10 ostaggi o di rifiutarsi di impegnarsi completamente, come fatto durante il precedente cessate il fuoco di gennaio. 

Medio Oriente: Hamas, "abbiamo risposto a Witkoff, saranno liberati 10 ostaggi vivi"

l canale egiziano Al-Rad riporta che Hamas ha chiesto che il ritorno degli ostaggi sia suddiviso in cinque fasi, anziché due nella prima settimana. Il gruppo terroristico intende rilasciare quattro ostaggi vivi il primo giorno di una tregua di 60 giorni, due ostaggi vivi il trentesimo giorno e altri quattro l'ultimo giorno dell'accordo. I corpi degli ostaggi morti sarebbero restituiti in due tornate: il ​​trentesimo e il cinquantesimo giorno. Fonti del Times of Israel hanno riferito che Hamas intendeva accettare l'offerta, pur presentando delle riserve, volte principalmente a impedire a Israele di riprendere la guerra dopo la tregua temporanea proposta da Witkoff. Nella sua risposta Hamas afferma che punta a un cessate il fuoco permanente e al completo ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza, due richieste che il governo israeliano ha già respinto  più volte. 

Medio Oriente: media, da Hamas risposta positiva a piano Witkoff con alcune osservazioni

Hamas avrebbe inviato ai mediatori una ''risposta positiva'' al piano presentato dall'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, sebbene ''con alcune osservazioni''. Lo scrive Al-Sharq Al-Awsat citando proprie fonti, secondo le quali la risposta di Hamas è arrivata dopo incontri con le fazioni palestinesi a Doha e a Beirut in modo da rappresentare una posizione palestinese unitaria.

Medio Oriente: Trump, 'Israele e Hamas molto vicini a un accordo'

Israele e Hamas ''sono molto vicini a un accordo su Gaza''. Parola del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che parlando con i giornalisti ha detto ''vi faremo sapere tra oggi e domani''. Sulla possibilità che Hamas accetti la proposta di accordo presentata dall'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, Trump ha detto che "Penso che vogliano uscire da questo pasticcio. Sono in un grosso pasticcio. Penso che vogliano uscirne".

Medio Oriente: media, Israele blocca delegazione ministri guidata da ministro saudita in Cisgiordania 

Israele ha deciso di impedire a una delegazione di ministri degli Esteri del Medio Oriente guidata dal massimo diplomatico dell'Arabia Saudita di effettuare una visita storica in Cisgiordania domenica. A confermarlo è un alto funzionario israeliano al Times of Israel. I ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Giordania, Qatar e Turchia avrebbero dovuto incontrare il presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah domenica. L'alto funzionario israeliano dice che l'Autorità Palestinese stava progettando di ospitare un incontro volto "a promuovere la creazione di uno Stato palestinese". L'Arabia Saudita e la Francia ospiteranno congiuntamente una conferenza alle Nazioni Unite il mese prossimo volta a promuovere una soluzione a due Stati, e Parigi sta valutando se utilizzare o meno la piattaforma per riconoscere uno Stato palestinese. "Israele non collaborerà con iniziative volte a danneggiare la sua sicurezza", afferma il funzionario israeliano. L'iniziativa rischia di mettere ulteriormente a dura prova le relazioni di Israele con gli Stati arabi regionali, che si sono già deteriorate in modo significativo dallo scoppio della guerra di Gaza.