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Musk lascia il governo americano e sbatte la porta: "Sono deluso, annuncio le mie dimissioni"
Il patron di Tesla lascia il ministero del Doge e lancia una frecciata anche a Trump

Donald Trump e Elon Musk

Donald Trump e Elon Musk

Elon Musk, Donald Trump e JD Vance
Usa, Musk annuncia le sue dimissioni da ministro del Doge
La notizia era nell'aria da tempo ma adesso è arrivata l'ufficialità: Elon Musk ha annunciato le sue dimissioni dal governo Trump, non sarà più lui il ministro del Doge. Il patron di Tesla lascia in polemica: "Sono deluso per il megaprogetto fiscale dei repubblicani - spiega - che compromette tutto il mio lavoro di consulente per l'efficienza". Musk ritiene che le decisioni prese dalla Camera porteranno a un aumento del deficit invece di una diminuzione. Musk, che era una presenza costante al fianco di Trump prima di ritirarsi per concentrarsi sulle sue attività Space X e Tesla, si è anche lamentato del fatto che il Doge fosse diventato un "capro espiatorio" per l'insoddisfazione nei confronti dell'amministrazione.
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"Poiché il mio mandato come funzionario speciale del governo sta volgendo al termine, vorrei ringraziare il presidente Donald Trump per avermi dato l'opportunità di ridurre gli sprechi. La missione del Doge non potrà che rafforzarsi nel tempo, diventando uno stile di vita per tutto il governo". Lo scrive su X Elon Musk.
La Casa Bianca ha cercato di minimizzare le divergenze sulla spesa pubblica statunitense, senza nominare direttamente Musk. “Il Big Beautiful Bill non è una legge di bilancio annuale” ha scritto su X il vice capo di gabinetto di Trump, Stephen Miller, dopo la messa in onda dei commenti del magnate della tecnologia. "Tutti i tagli al Doge dovrebbero essere effettuati attraverso una legge separata che miri alla burocrazia federale, secondo le regole del Senato degli Stati Uniti" ha aggiunto Miller.