Gli americani vogliono un’America più grande o un’America migliore? Al momento sembra prevalere la seconda opzione, quella di Biden.
A fine febbraio Joe Biden era praticamente fuori dalla corsa elettorale. Le primarie erano partite male. Sconfitto nel New Hamshire e in Iowa il 77enne democratico pareva destinato a chiudere la sua carriera politica. Poi in Nevada la svolta, con un secondo posto. Il che gli fece dire 'la stampa molte volte dà per morta la gente molto tempo prima, siamo vivi e andiamo a vincere’. E nel Supermartes del 3 marzo tutti i democratici lo votarono. Da quel momento Biden fu investito della candidatura di sfidante di Trump.
A 14 settimane dalle elezioni Joe Biden è in vantaggio in tutti i sondaggi nazionali, da quelli di Fox News, Cnn, NPR e nei tanti fatti dalle Università. E soprattutto sta guadagnando negli Stati chiave. Nelle complesse votazioni americane, infatti ,alcuni Stati contano più di altri.
Questi Stati chiave sono : Florida, Arizona, Wisconsin, Nord Carolina, Pensilvania e Michigan.
Il vantaggio medio sul Presidente è, secondo RealClearPolitics, tra gli 8 e i 9 punti. Anche Hillary Clinton era in vantaggio nel 2016 però il clima di allora era molto diverso dall’attuale.
Nell’ultima analisi di NBC/WSJ Biden ha il favore del mondo latino (67 a 22),degli afroamericani (80 a 6), dei giovani fra i 18 e i 34 (62 a 23), fra le donne (58 a 35) e tra i bianchi universitari (53 a 38).
Dove Trump guadagna è sugli uomini (45 a 43), sui bianchi senza titolo universitario (57 a 35) e sul totale degli uomini intervistati bianchi (49 a 42).
Prima della pandemia il cavallo di battaglia del Presidente era l’economia che andava a gonfie vele. Ora le parole chiave su cui gli americani sembrano dimostrare maggiore fiducia a Biden sono : gestione della pandemia e diseguaglianze razziali.
Altro aspetto importante emerso nelle rilevazioni è che Biden ha molto più appoggio dai democratici di quello che Trump ha dai repubblicani. Il fuoco amico di Trump potrebbe alla fine risultare determinante. E tra gli indipendenti Biden gode innegabilmente di più favore.
Alle domande: chi è più onesto e affidabile, chi capisce meglio i problemi della gente, chi ha miglior temperamento e personalità e chi ha un’idea migliore di come gestire l’America la maggioranza degli interpellati ha detto Biden. Un pareggio è stato su un'unica domanda: chi è il leader più forte.
E tutto questo vantaggio si è riflesso nella raccolta fondi per la campagna. All’inizio di marzo Biden poteva contare su 88 milioni di dollari, ora si avvicina ai 300. Trump, nello stesso periodo, ne aveva raccolti 340 ma da allora la raccolta non è cresciuta. Insomma adesso i due avversari possono vantare quasi la medesima quantità di risorse finanziarie. E nel Paese del danaro anche questo fa la differenza.
Gli americani voteranno per un’America più grande o per un’America migliore? Un po’ meno di 100 giorni e lo si saprà.
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