Strage Monaco, via l'inesperta Mogherini. Serve D'Alema
Massimo D'Alema, come rappresentante del nostro Paese a Bruxelles, sarebbe più utile della giovane e inesperta Mogherini
di Pietro Mancini
Sangue e terrore a Monaco : la banalità del male, la ritualità delle risposte della vecchia Europa, sempre uguali e insufficienti, la rabbia per una guerra spietata, dichiarata solo da una parte, al termine di 10 giorni impregnati da una lunga scia di odio. Nella serata di ieri non si escludeva neppure la pista interna. La matrice islamica dell'attentato non è confermata. Dal momento, tuttavia, che il terrorismo è arrivato in Germania, nel cuore dell'Europa, il nostro Paese deve attrezzarsi meglio per fronteggiare le minacce e non farsi trovare impreparato. Alla rottamazione, peraltro più annunciata da Renzi che attuata, deve seguire il richiamo in servizio di personaggi, che vantano esperienze maturate, in lunghi anni di governo.
Il premier dovrebbe consultarsi, in questa fase drammatica, con i leader dell'opposizione, come avvenne nei tragici anni 70, nell'epoca buia del terrorismo. E, forse, Massimo D'Alema, come rappresentante del nostro Paese a Bruxelles, sarebbe più utile della giovane e inesperta Mogherini, la cui presenza a Bruxelles, sinora, si è rivelata evanescente. E occorre muoversi, con urgenza, sul terreno della sicurezza interna.
Il generale Mori, che ha catturato il boss Riina, ed è stato per decenni sotto accusa, infine assolto, è uno degli ufficiali, che il governo potrebbe richiamare in servizio. Insomma, quando il gioco si fa duro, gli Stati devono reagire con altrettanta durezza, non facendosi travolgere dal panico e dall'incertezza. Da ieri, con l'attacco alla Germania, la violenza, spietata, è diventato un allarme per l'Europa, una sfida, dichiarata e gravissima, a tutto il vecchio Continente, le cui prospettive si giocano non più solo sull'economia, ma anche sul terrorismo.