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"Hillary deve andare in galera". "Eleggere Trump? Errore storico"

"Dirò questo, Hillary Clinton deve andare in galera". Lo ha dichiarato Donald Trump parlando a un comizio a San Josè in California, come riferisce il sito della Cnn. "Gente, onestamente, lei è maledettamente colpevole", ha aggiunto Tump, riferendosi alla vicenda dell'uso di un server privato di email da parte di Clinton durante il suo incarico da segretario di stato. La candidata democratica alla nomination aveva definito Trump "pericoloso" in politica estera e "caratterialmente inadatto" a fare il presidente.

Usa 2016: Clinton, eleggere Trump sarebbe "errore storico" - Mandare Donald Trump alla Casa Bianca "sarebbe un errore storico", avverte Hillary Clinton nel suo intervento sulla sicurezza nazionale a San Diego, alla vigilia delle primarie della California. Le elezioni presidenziali "rappresentano una scelta tre un'America impaurita, meno sicura e meno impegnata nel mondo e un'America forte e fiduciosa, che e' leader, mantiene al sicuro il nostro Paese e fa crescere l'economia", ha dichiarato l'ex Segretario di stato nel suo discorso volto a demolire la candidatura del rivale repubblicano. "Ritengo che ci porterebbe su un sentiero davvero pericoloso... e' facile credere che sarebbe capace di trascinarci in una guerra solo perche' qualcuno lo infastidisce", ha insistito Hillary, segnalando come il miliardario abbia "molte idee su chi biasimare ma nessuna sul da farsi". 

La Clinton ha reclamato invece la necessita di tenersi "stretti" gli alleati, definendo cruciali le relazioni internazionali per la stabilita' mondiale e per rispetto nei confronti "delle truppe americane che hanno combattuto e perso la vita per rendere sicuri questi legami". Se Trump vincesse, ha rincarato l'ex first lady, i nostri nemici brinderebbero. "Festeggerebbero al Cremlino e non possiamo lasciare che accada - ha insistito- non e' una cosa da poco quando si parla di voler uscire dalla Nato o quando si chiamano i messicani violentatori e assassini...noi siamo fortunati ad avere dei vicini che ci sono amici. Perche' lui vuole invece trasformarli in nemici?". Hillary ha proseguito elencando tutte le proposte piu' controverse di Trump, compreso il ritiro delle truppe Usa dal Giappone e la sua raccomandazione a Tokyo di fornirsi di armi nucleari. "Ma si rende conto che sta parlando dell'atomica", ha osservato la Clinton segnalando come l'accordo sul nucleare iraniano abbia reso gli Usa piu' sicuri "senza sparare un colpo". Trump "non sa come sconfiggere l'Isis", ha rimarcato, "ve lo immaginate nella 'situation room' mentre prende decisioni di vita o di morte sulla pelle dei soldati americani? Vogliamo davvero le sue dita vicine al bottone? Queste elezioni - ha concluso - sono una scelta tra due visioni: la paura contro la speranza, lo sconforto contro la fiducia".

Proteste e scontri a San Jose' durante comizio Trump - Ci sono state nuove proteste a un evento della campagna elettorale di Donald Trump in California. Vari manifestanti contrari al magnate repubblicano hanno prima insultato e poi aggredito fisicamente simpatizzanti del miliardario, oltre a bruciare una bandiera degli Stati Uniti. Alle fiamme anche uno dei capellini in voga tra i supporter con su scritto il motto del candidato repubblicano, 'Make America Great Again'. Ormai diventati quasi abituali durante i comizi di Trump, gli scontri a San Jose', all'esterno del Convention Center dove lui teneva un comizio, sono stati particolarmente violenti: le immagini che circolano su Internet e in televisione mostrano i sostenitori di Trump insanguinati o con i segni di uova lanciate. Le tensioni hanno avuto una marcata componente etnica, perche' i manifestanti anti-Trump erano soprattutto appartenenti alla minoranza ispanica o afroamericana e portavano bandiere messicane, mentre i seguaci di Truimp sventolavano manifesti con i suoi slogan o issavano bandiere statunitensi. In uno dei video in circolazione e registrati da un giornalista presente, si vedono due sostenitori di Trump che camminano in strada, seguiti da una folla di manifestanti, uno dei qual si avvicina e colpisce uno dei giovani con uno zaino. Altre immagini mostrano il giovane colpito con gli abiti insanguinati, vicino a una agente di polizia, che parla alle telecamere, a cui racconta che camminava con lo striscione di sostegno a Trump quando la folla lo ha aggredito e chiamato razzista. In un altro filmato si vede una giovane in abiti sportivi con su scritto il nome di Trump, colpita da un uovo e circondata dai manifestanti, che sventolano bandiere del Messico. In una foto un manifestante guarda ai suoi piedi un cappellino pro-Trump in fiamme. Per ora la polizia non ha segnalato arresti.

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