Esteri
Ucraina, Trump scommette sul modello Gaza e studia un piano di pace in 28 punti per Kiev: gli accordi segreti con Mosca
L’inviato russo, Dmitriev, si è detto molto ottimista riguardo all’accordo di pace segreto spiegando che, a differenza del passato, “la posizione russa è stata davvero ascoltata”
Ucraina, il piano segreto in 28 punti tra Washington e Mosca: tutti i dettagli
Un piano in 28 punti per porre fine alla guerra in Ucraina, elaborato da Stati Uniti e Russia sulla base del modello utilizzato per il cessate il fuoco a Gaza. Il progetto avrebbe l’obiettivo di raggiungere la “pace in Ucraina” e di definire “garanzie di sicurezza in Europa e future relazioni degli Stati Uniti con Russia e Ucraina”, secondo quanto riportato dalla rivista Axios. A guidare la stesura del piano è l’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, che ne avrebbe discusso “ampiamente anche con l’inviato russo Kirill Dmitriev”. Il documento potrebbe essere presentato già oggi al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante il colloquio programmato in Turchia.
Cosa prevede il piano
Secondo quanto riferito, il piano ruoterebbe intorno a quattro capisaldi fondamentali: le condizioni per il raggiungimento della pace in Ucraina, il rafforzamento della sicurezza europea, la messa a punto di solide tutele strategiche e il consolidamento dei rapporti degli Stati Uniti con Mosca e Kiev.
“In realtà si tratta di un quadro molto più ampio. Che sostanzialmente chiede: ‘Come possiamo portare finalmente una sicurezza duratura in Europa, non solo in Ucraina?’”, ha dichiarato Dmitriev. Entrambe le parti sperano di avere un documento scritto prima del prossimo incontro tra il presidente Trump e il leader russo Vladimir Putin, ha spiegato Dmitriev, precisando che un vertice di Budapest resta attualmente escluso.
E Mosca?
L’inviato russo, Dmitriev, si è detto molto ottimista riguardo all’accordo di pace segreto spiegando che, a differenza del passato, “la posizione russa è stata davvero ascoltata”. Negli ultimi mesi la Russia ha più volte avanzato richieste massimaliste a Kiev, tra cui la rinuncia all’adesione alla Nato, la smilitarizzazione e la cessione di territori attualmente controllati dall’Ucraina.
