Esteri
Ucraina, Putin alza l'asticella sul nucleare: "Pronti i missili Sarmat"

Zelensky: "La controffensiva non è un film di Hollywood. Va avanti più lenta del previsto"
Le operazioni delle forze di Kiev per la riconquista delle zone dell'Ucraina occupate dai russi registrano progressi "più lenti di quanto previsto", ma serve cautela perché "ci sono vite in gioco" e ci sono mine disseminate su circa 200.000 chilometri quadrati di territorio. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla Bbc mentre l'Ucraina afferma di aver riconquistato con la controffensiva delle sue forze otto località nella regione meridionale di Zaporizhzhia e in quella orientale di Donetsk. "Alcuni credono che questo sia un film di Hollywood e si aspettano risultati immediati. Non è così - ha detto Zelensky - Qualunque cosa vogliano alcuni, compresi tentativi di fare pressioni su di noi, con tutto il rispetto, avanzeremo sul campo di battaglia nel modo che riteniamo migliore".
Zelensky ha ripetuto che per ora non ci saranno negoziati con la Russia. Il presidente ucraino non vuole si arrivi a una sorta di di "conflitto congelato". Sulle armi nucleari tattiche russe in Bielorussia, Zelensky ha ripetuto che il leader russo Vladimir Putin "è pericoloso per noi dal 2014 quando ha occupato i primi territori" dell'Ucraina". "Parlerà dell'impiego di armi nucleari, ma non credo sia pronto a usarle perché teme per la sua vita - ha aggiunto - Ma non c'è modo di dirlo con certezza, soprattutto perché si tratta di una persona senza legami con la realtà, che, nel XXI secolo, ha lanciato una guerra su vasta scala contro il suo vicino".
"E' come se non capisse pienamente le sue stesse parole", ha risposto, esitando un attimo, Zelensky quando gli è stato chiesto delle affermazioni di Putin che ha detto che il presidente ucraino è un "disonore per gli ebrei". "Chiedo scusa, ma è come se fosse il secondo re dell'antisemitismo dopo Hitler - ha proseguito - E' un presidente che parla. Un mondo civile non può parlare in questo modo. Ma era importante per me sentire la reazione del mondo e sono grato per il sostegno".