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Usa, Trump bigotto con la mente malata dice il cantante afro John Legend
(fonte Lapresse)

John Stephens,15 anni studente afroamericano, nel 1994 vinse il concorso di McDonald’s che premiava la migliore risposta alla domanda ‘come migliorare la vita della gente di colore?’. 

La sua risposta ritenuta migliore diceva’ Penso di utilizzare il mio talento musicale e la mia attitudine sociale per essere un modello positivo per i miei compagni afroamericani. Sogno di avere una carriera musicale di successo per ottenere visibilità tra la mia gente. Questo mi metterà in una posizione di grande influenza, influenza che utilizzerò per essere uno stimolo per la gente di colore negli Stati Uniti'. 

Oggi il giovane quindicenne ha 41 anni e si chiama John Legend e negli Stati Uniti viene considerato un EGOT, cioè un artista che ha vinto Emmy, Grammy(11), Oscar ( con la canzone Glory) e Tony. People lo ha incoronato l’uomo più sexi del mondo.

La sua canzone più famosa è All of Me, riprodotta su You Tube oltre 2000 milioni di volte e grazie anche a questo successo Legend è diventato un punto di riferimento per la comunità di colore per i suoi impegni sociali legati alla lotta contro l’Aids, la sanità, i diritti della gente di colore. Nel mezzo delle proteste per la morte di George Floyd per mano della polizia a Minneapolis ha lanciato un nuovo disco 'Bigger Love'.

Al prestigioso EL Pais Legend ha detto che ‘il nuovo lavoro rappresenta una celebrazione della musica ‘black’con influenze di mostri sacri come Nat King Cole e Steve Wonder. E’ chiaro che la musica non cura le malattie o i problemi del mondo ma spesso aiuta a superare i momenti difficili come questo’.

L’album è espressione della parola amore, una parola che Legend ha usato molte volte soprattutto nel perdonare la madre che drogata lo abbandonò a un anno.

Legend ha firmato un progetto su Black Lives Matter per diminuire gli stipendi della polizia e del budget generale sul Corpo ed investire il ricavato nella salute e nell'educazione. Un progetto che difficilmente passerà con un Presidente come Donald Trump che Legend considera’ un bigotto con una mente inferma’.

Per il cantante Trump è solo la punta di un iceberg dove è  ancora grande la differenza razziale presente nel DNA americano. Una differenza razziale difficile da sradicare e che ha provocato condizioni di diseguaglianza tra bianchi e neri.  Povertà e lavori mal pagati sono le cause di questa situazione. Una condizione resa ancora più evidente dalla pandemia da Coronavirus che ha colpito maggiormente afroamericani, deboli e senza cure sanitarie.

Legend ovviamente a novembre voterà per Joe Biden che ritiene essere un’opportunità per cambiare il sistema portando al Governo molti progressisti. La chiave della vittoria di Biden per Legend sarà di riprendere in mano i progetti di Barack Obama, molti dei quali smantellati da Trump.

La rielezione di Trump per Legend è un pericolo ‘ha smantellato la struttura del Governo e nemmeno sta governando. Ci sono molti paesi al mondo che dicono di essere democratici ma non lo sono e gli Stati Uniti possono entrare in questo gruppo. Se Trump verrà rieletto sarà sempre peggio'.

La vita di John Legend rappresenta il sogno americano. La madre dirigeva un coro in una chiesa pentecostale e il padre suonava la batteria. La musica aveva sempre circondato il giovane John. Per il cantante la modestia è una qualità importante insegnatagli da suo padre. ‘ Pur non avendo molto danaro abbiamo adottato bambini e dato da mangiare alla gente’.

Chissà se il sogno dell’artista afro, una vera leggenda per gli afroamericani, a novembre diventerà realtà?

 

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