Lavoro
Giovani con poche garanzie

Deludenti i risultati del programma di incentivi Garanzia Giovani e della decontribuzione prevista per le assunzioni. Con un tasso di disoccupazione sopra il 40% ed un bonus giovani assegnato in un anno e mezzo a sole 15.375 domande di iscrizione al programma (il 30% del budget previsto per questa misura), le speranze riposte in un'inversione di rotta rischiano di essere nuovamente disattese.
Ma a infondere fiducia è Salvatore Pirrone, Direzione Politiche attive, servizi per il lavoro e formazione del Ministero del Lavoro, che sul Sole24Ore annuncia un'estensione del regime agevolato anche oltre i limiti del "de minimis" - che finora impediva alle aziende più numerose di usufruire del bonus - in presenza di particolari condizioni. "Un decreto in tal senso - dichiara Pirrone - verrà firmato nei prossimi giorni, insieme con la rimodulazione da parte di alcune regioni". Ad oggi, infatti, le più virtuose sono state Liguria e Abruzzo, che hanno destinato il 100% dei 27 e 31 milioni a disposizione, insieme alla Lombardia, che dei 173 milioni programmati ne ha impegati 167, e al Veneto (impegnati 74 milioni su 83). Più indietro di tutti, invece, Puglia e Campania, che hanno destinato il 60% e il 64% della propria dote. Senza dimenticare, poi, che in Piemonte e Valle d'Aosta il bonus non è ancora mai partito.
Più positivi, invece, i risultati del progetto "Crescere in digitale", che può contare su più di 1.300 aziende pronte a offrire 2mila stage retribuiti ai giovani che si iscrivono a percorsi di formazione online per le competenze digitali sulla piattaforma di Google. Complessivamente, da quando è partito il programma europeo, sono stati avviati più di 61mila contratti a termine, 10.500 proposte a tempo indeterminato e quasi 13mila tirocini, 1.500 contratti di apprendistato e poche migliaia di posizioni per autonomi e collaboratori.
Per il 2016 il Governo punta su apprendistato e percorsi scuola-lavoro per riportare i giovani al centro del mercato del lavoro.