Lavoro
Il welfare in azienda conquista il 45% delle PMI

Le imprese italiane investono sempre più nel welfare aziendale. L'obiettivo è certamente quello di fidelizzare le figure più qualificate in azienda, aumentare la produttività e rispettare il principio della sostenibilità. Qualsiasi sia il motivo, è il 45% delle piccole e medie imprese ad essere attivo in almeno quattro aree del welfare aziendale. A stabilirlo è il primo rapporto Welfare Index Pmi, promosso da Generali Italia, con la partecipazione di Confindustria e Confagricoltura, e presentato l'8 marzo 2016 a Roma. Di questo campione, l'11% è molto attivo perché realizza iniziative in più di sei ambiti a favore dei propri dipendenti. Sono dieci le aree di welfare aziendale prese in esame dal rapporto su un campione di riferimento di 2140 imprese: formazione e sostegno alla mobilità (64,1 delle imprese); assicurazione per dipendenti e famiglie (53); sostengo economico ai dipendenti (46,2); previdenza integrativa (40,4); salute (38,8), sicurezza e prevenzione incidenti (38); pari opportunità e sostegno genitori (18,5); welfare allargato e territorio (15); integrazione sociale e soggetti deboli (14,1); conciliazione vita e lavoro (4,9).
Dal rapporto emerge, inoltre, che non si registrano differenze tra Nord e Sud Italia. Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante la presentazione a Roma ha annunciato che il decreto attuativo sul welfare aziendale è pronto: «è al vaglio degli altri ministri interessati, arriverà rapidamente», aggiungendo come sia importante aggregarsi in reti d'impresa per realizzare il welfare aziendale.