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Lavoro
Partite Iva in aumento del 18% a febbraio 2016
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Aperte 51.141 partite Iva a febbraio 2016, in aumento del 18% rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente. Un incremento determinato principalmente dalle maggiori adesioni al regime agevolato forfetario (17.852 soggetti, pari a circa il 35% del totale delle aperture). A diffondere questi numeri, riferiti a febbraio 2016, è l'Osservatorio sulle Partite IVA del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Nel comunicato - si legge -  la distribuzione per natura giuridica mostra che il 70,5% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle fisiche, il 23% dalle società di capitali e il 5,8% dalle società di persone; la quota dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari allo 0,6%. Rispetto al mese di febbraio 2015 si osserva l'aumento sia per le persone fisiche, sia per le società di capitali; in calo, invece, le società di persone.  Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,5% delle partite Iva è localizzato al Nord, il 22,2% al Centro e il 34,1% al Sud ed Isole. Per quanto riguarda, poi, la classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva con oltre il 23% del totale, seguito dalle attività professionali con il 14,6%,  dall’agricoltura con il 10,3%. Rispetto al mese di febbraio dello scorso anno, tra i settori principali si osserva l’incremento delle nuove aperture nel comparto delle attività professionali (+58,3%), dell’l’istruzione (+58,1%) e della sanità (+39,3%).

Per le persone fisiche la ripartizione è relativamente stabile, con un lieve aumento della quota femminile (quasi il 37% del totale). Il 45,7% degli avviamenti è dovuto a giovani fino a 35 anni ed il 35,4% da soggetti di età compresa nella fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese del 2015, la distribuzione per classi di età evidenzia un complessivo aumento di aperture: dal 27,4% per la classe più giovane al 18,3% per la classe dai 36 ai 50 anni.

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