Politiche attive e nuova programmazione dei fondi europei
Le politiche attive del lavoro svolgono un ruolo fondamentale al fine del buon finanziamento di un moderno mercato del lavoro. Il piano di attuazione nazionale delle politiche attive elaborato dal Ministero del Lavoro nel riconoscere questo carattere strategico sviluppa una molteplicità di azioni che si inquadrano principalmente nell’ambito dell’obiettivo tematico 8 dell’Accordo di partenariato tra il Governo italiano e la Commissione Europea che intende “Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori”.
In particolare, il Piano in attuazione dell’Accordo di Partenariato e delle strategie elaborate dai Programmi Operativi concorre alla realizzazione delle priorità di investimento attraverso il rafforzamento e l’evoluzione dei dispositivi già sperimentati attraverso la Garanzia Giovani o che sono alla base del recente D. Lgs. 150/2015 di riforma del mercato del lavoro. La parola chiave è quindi quella dell’attivazione al lavoro del disoccupato, attraverso misure specifiche ed un adeguato sistema di servizi
In questo quadro, le priorità di investimento dell’obiettivo tematico 8 (Occupazione), finalizzate alla promozione dell’occupazione di particolari gruppi obiettivo, saranno secondo le indicazioni del Ministero del Lavoro oggetto di specifici interventi o percorsi sperimentali appositamente programmati per sostenere e favorire l’attivazione di questi specifici target attraverso un processo di inclusione nel mercato del lavoro. Sono queste le priorità di investimento dell’Obiettivo 8 dell’Accordo con la Commissione Europea destinato a sostenere l’occupazione:
- 8.i, accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, nonché attraverso le iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale;
- 8.ii, integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della Garanzia per i Giovani;
- 8.iv, uguaglianza tra uomini e donne in tutti settori, incluso l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione tra vita professionale e vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore.
Inoltre, attraverso specifiche azioni di rafforzamento, all’interno del piano è rivolta grande importanza alla priorità di investimento 8.vii, finalizzata alla “modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi pubblici e privati di promozione dell’occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale, nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati”.
Infine, attraverso le azioni realizzate dal Piano, si mira a “Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente” (Obiettivo Tematico n. 11) con interventi di carattere sperimentale per la costruzione del sistema informativo integrato lavoro-formazione, e, al supporto del Piano stesso, la predisposizione degli strumenti di monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro, nonché per la divulgazione e promozione dei principali dispositivi sulle stesse politiche. Questi sono quindi gli obiettivi che dai prossimi mesi vedranno convergere su misure ed azioni specifiche i quasi nove miliardi a disposizione per l’Italia per il finanziamento dell’integrazione nel mercato del lavoro e dell’inclusione dei disoccupati.