Marketing
Omnicom lancia la sua terza sigla: Omni@

Omnicom Media Group ha ufficialmente lanciato la sua terza sigla di comunicazione e media, che va ad affiancarsi a OMD e PHD. Si tratta di Omni@, un’agenzia che nasce per rispondere ad una specifica esigenza delle aziende oggi: il bisogno di vicinanza.
Punto di forza della neonata agenzia è infatti la relazione one to one, sia ponendosi al fianco dei propri clienti come un team integrato e volto a raggiungere gli stessi obiettivi di business, sia puntando alla massima personalizzazione della comunicazione per i consumatori finali.
Alla guida di Omni@ cisarà Francesca Costanzo. La sua esperienza professionale inizia la sua esperienza nel mondo della comunicazione nel 2000 in Starcom Italia, nel 2006 approda in Maxus in qualità di Account Director fino al 2009, anno in cui collabora alla nascita di Flag Media con altri 3 soci. Negli ultimi 5 anni ha operato in Mediavest con il ruolo di Client Service Director fino ad arrivare in Omnicom nel 2015 per realizzare un progetto di sviluppo mirato ad integrare in un’unica proposizione strategica tutte le leve di comunicazione, dall’analisi del dato sino al contenuto creativo. Il successo dell’approccio 360 sperimentato sui primi Clienti trasforma questo metodo di lavoro in unit e da unit, in sigla.
«Omni@ è una visione che diventa sistema – commenta la Costanzo -, un sistema al cui centro ci sono i nostri clienti. Noi dedichiamo a ciascuno di loro un servizio di consulenza a 360° per lo sviluppo del loro business. Siamo al loro fianco nelle scelte di comunicazione impegnandoci ogni giorno nella comprensione delle dinamiche del loro mercato, con un approccio data driven e risposte tailor made, integrate e in real time. Omni@, è soprattutto un modo di lavorare, una realtà snella in cui operano veri e propri professionisti della personalizzazione il cui talento e approccio critico sono centrali. Per quanto possa sembrare in controtendenza, io credo che, sebbene la tecnologia sia assoluta protagonista delle nostre più recenti case history di successo, siano sempre e comunque le persone a fare la differenza».