Eter9 posta anche dopo la morte: il social è per sempre
Un like è per sempre. I social network ci seguiranno anche nell'aldilà. O almeno è questo il progetto di alcune piattaforme, ultima delle quali è Eter9. Il funzionamento non è molto diverso da Facebook. Si può interagire, sorridere (anziché dire “mi piace”) e inserire informazioni. C'è però una differenza non da poco. Dopo l'iscrizione, un alter ego digitale inizierà a “osservarvi”. In sostanza copierà il vostro comportamento, per replicarlo anche in vostra assenza. Per sempre.
Nel social network post mortem non si saprà mai con certezza se si sta interagendo con una persona reale o con un profilo. Ever9, naturalmente, si basa su un software. E come tale ha bisogno di informazioni per funzionare. Maggiore sarà l'utilizzo da vivi, più simile alla realtà sarà il comportamento da morti. L'intelligenza artificiale ci sostituirà? Un futuro come questo l'aveva già immaginato la serie Black Mirror. In uno degli episodi, una giovane vedova decide di cedere a una società le informazioni social del compagno per ricreare un profilo e continuare a dialogare. Prima via chat, poi per telefono. Fino a ricreare il marito in carne, circuiti e ossa. Unico inconveniente: il corpo (e la mente) non invecchiano. Un inghippo con il quale chiunque voglia ricreare l'eternità digitale dovrà confrontarsi.
La tendenza è forte. Eter9 non è l'unico social postumo. Ci sono servizi internet, come Afternote.com o Mygoodbymessage.com, che consentono di inviare messaggi ai propri cari anche dopo la dipartita. Ma anche Facebook (quello per vivi) si è attrezzato. Il proprio profilo può diventare una pagina memoriale. Oppure possiamo dare la nostra bacheca (e i nostri dati) in eredità. Vedi alla voce Contatto erede.