Facebook vs Apple: "Dobbiamo fargli male". Lo scontro s'inasprisce
La disputa sulla privacy non si placa. Ricostruita sul Wall Street Journal dagli albori
Zuckerberg contro Cupertino: "Dobbiamo fargli male". Fu guerra aperta
Hanno fatto il giro del mondo social e non solo le parole che il boss di Facebook Marc Zuckerberg ha espresso sulla controversia sulla privacy, contro Apple: "Dobbiamo fargli male". Da tempo tra il colosso social e Cupertino non scorre buon sangue, ma i rapporti già tesi continuano a raggiungere nuovi picchi. I più recenti seguono alla decisione di Apple di introdurre nel nuovo aggiornamento del suo sistema operativo per dispositivi mobili (iOS) una funzione in base alla quale agli utenti viene richiesto un consenso esplicito al tracciamento delle loro attività online per scopi pubblicitari da parte delle aziende di app. Decisione che, stando a una stima di Forbes, corrisponderebbe a 6,5 mld di euro di perdite per Facebook nelle entrate fiscali annue.
Facebook: investiremo 1 mld dlr sull'editoria"Abbiamo investito 600 milioni di dollari dal 2018 per sostenere l'industria delle notizie e abbiamo pianificato di investire almeno un ulteriore miliardo di dollari nei prossimi tre anni". A dirlo il vicepresidente di Facebook per gli affari globali, Nick Clegg, in un lungo post che segue alla vicenda del blocco delle notizie sul social in Australia, dopo una legge del governo. "La questione ora è stata risolta a seguito di trattative e non vediamo l'ora di stringere nuovi accordi con gli editori per permettere agli australiani di poter condividere nuovamente i link delle notizie su Facebook". |
La notizia della decisione di Apple sulla privacy era già balzata all'attenzione dei media tempo fa, quando Facebook aveva attaccato la società di Cupertino con una serie di articoli sui giornali statunitensi, in cui accusava che le norme di Apple avrebbero minacciato "le inserzioni pubblicitarie personalizzate a cui si affidano milioni di piccole imprese per raggiungere nuovi clienti". Accuse alle quali aveva fatto seguito prontamente la replica di Cupertino, in una nota, in cui un portavoce Apple sottolineava come gli utenti abbiano il diritto di essere informati sull'uso dei propri dati, e devono poter scegliere se essere tracciati o meno. "Le nuove norme non richiedono che Facebook modifichi il suo approccio al tracciamento degli utenti e alla creazione di pubblicità mirata ma semplicemente che si dia agli utenti la facoltà di scegliere".
Ora il nuovo capitolo di alterchi è stato ricostruito dal Wall Street Journal, che ha riportato le dure affermazioni del Ceo di Facebook rivolte alla società di Cupertino, risalendo fino ai tempi di Cambridge Analytica, quando il rapporto tra le due aziende ha iniziato a logorarsi. "Le nuove funzioni introdotte da iOS 14 uccidono il business", "pubblicità e privacy possono tranquillamente coesistere", tra le affermazioni espresse da Zuckerberg contro Cook. Sembra inoltre che Facebook proseguirà la discussione nelle aule di tribunale, richiamando principi antitrust violati dalle nuove regole imposte da Apple.
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