Milano
Addio "Faraone": si è spento a 74 anni Giancarlo Abelli

Si è spento il "Faraone" Giancarlo Abelli: assessore regionale in Lombardia e quindi parlamentare nelle fila del Pdl, è scomparso a 74 anni a Broni, dopo una lunga malattia. Le esequie si svolgeranno martedì 26 gennaio nella basilica di Broni. Non solo politico ma anche dirigente nel campo della sanità: nel 1974 era presidente del Policlinico San Matteo di Pavia, mentre negli anni Novanta diresse il Policlinico milanese. Nel 1985 fu incarcerato per peculato, ma fu assolto così come nel 1998, quando il suo nome comparve anche nel caso Poggi Longostrevi.
IL CORDOGLIO DEL CENTRODESTRA
Numerosi i messaggi di cordoglio provenienti dal mondo politico lombardo del centrodestra. A partire dal ricordo di Roberto Formigoni, di cui Abelli fu assessore alla Sanità: "Piango la morte di Giancarlo Abelli, un amico, un uomo buono, al di là talvolta delle apparenze, competente, appassionato della politica e dei problemi della gente. Dotato di una visione sempre orientata al bene comune della società - così il "Celeste" -. L’ho avuto al mio fianco in questi ultimi venti anni come uomo vero prima ancora che come collaboratore, esperto di problemi soprattutto sanitari e sociali ma non solo, e con lui ho lavorato - io e la mia squadra di cui lui era componente essenziale - con grande efficacia. Chi lo ha conosciuto lo ha apprezzato, oggi siamo in molti a piangerlo. Mancherà a noi e alla nostra Lombardia".
Maurizio Lupi, Ncd, ha detto: "La sua morte mi addolora. Sono andato a trovarlo venerdì in ospedale e ha ovviamente voluto parlare di politica, con la passione che l’ha sempre contraddistinto. Con la sua forte personalità è stato un personaggio di primo piano per la nostra regione, che deve alla sua competenza e alla sua capacità di cogliere i bisogni della persona il grande ruolo che la Lombardia ha avuto nel costruire un modello di sanità e di assistenza sociale che è stato riconosciuto come tra i migliori nel mondo. Un patrimonio che non dobbiamo disperdere".
"Il Nuovo Centrodestra lombardo esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Abelli e si unisce al dolore della famiglia e degli amici", sono le parole del coordinatore lombardo Alessandro Colucci e del capogruppo Angelo Capelli. Che proseguono: "La Lombardia oggi perde una persona profondamente legata alla sua terra, che ha voluto servire attraverso i diversi ruoli che ha ricoperto. Il Nuovo Centrodestra lo ricorda come una personalità di primo piano della storia politica della nostra Lombardia, dove ha svolto con grande passione e competenza il ruolo di Assessore, partecipando attivamente a numerose riforme, sia in campo sanitario sia sociale, e tenendo come bussola della sua azione politica l'attenzione ai bisogni della persona e della famiglia". Anche il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo e l'assessore Giulio Gallera hanno ricordato Abelli come "politico di razza, capace di grandi scontri e spigolosità ma anche di grandi slanci di umanità".
"Con la scomparsa di Giancarlo Abelli il centrodestra lombardo perde uno dei suoi personaggi di riferimento- sono le parole di Paolo Romani, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato - Il suo legame con il territorio e la politica intesa come esclusivo servizio mancheranno a tutti". "È stato amato, odiato, seguito, temuto - ha detto l'ex assessore di An Massimo Corsaro-. Era uno che non lasciava indifferenti. Uomo di potere ha attraversato la prima e la seconda repubblica. Un politico duro, capace però di voltare pagina quando occorreva. Un uomo intelligente, di quelli con cui non ti stanchi mai di discutere, litigare, confrontarti, certo di trovare una sintesi, se anche lui ti riconosceva il possesso di materia grigia".












