Milano
Albertini: "Parisi principale protagonista dei miei successi"

Stefano Parisi è "il principale protagonista dei nostri successi", parole dell'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, rilasciate ad Agi, in riferimento al ruolo avuto da Parisi nei suoi due mandati da sindaco come direttore generale del Comune, figura istituita appunto da Albertini. "Non e' agevole trovare in una stessa persona tante qualita'", dice di Parisi l'ex sindaco, che in nove anni ha speso 6 miliardi di denaro pubblico avviando una profonda modernizzazione urbanistica della citta' senza che ne' lui ne' alcuno della giunta abbia mai ricevuto un solo avviso di garanzia: eccezione tanto piu' notevole in quanto erano gli anni dal 1997 al 2006, in cui l'attività del "pool" di Mani Pulite a Palazzo di Giustizia, sotto la guida del Procuratore capo Francesco Saverio Borrelli, era intensa, specie attorno al gruppo Berlusconi e al centrodestra politico.
"Parisi unisce in se' grandi competenze tecniche, un'assoluta onesta' e insieme un'adeguata capacita' di manovra, una duttilita' comportamentale e di relazioni che gli ha sempre consentito di concretizzare, pur senza deroghe ai valori e alle norme, i progetti che volevamo varare", dice ancora Albertini. Basti pensare, aggiunge l'ex sindaco, "all'operazione Aem-Fastweb, che ha generato un valore di 500 milioni di euro per l'azienda controllata dal Comune di Milano, facendo della citta' la metropoli piu' cablata d'Europa e determinando la creazione di 10mila nuovi posti di lavoro tra diretti e indiretti". E non va dimenticato, secondo Albertini, il "Patto per il lavoro, che venne realizzato ottenendo 2000 posti di lavoro per cittadini ultracinquantenni disoccupati. Sul paradigma del nostro patto venne scritto il pacchetto di misure per l'occupazione varato poi dal governo Berlusconi, con Maroni ministro del welfare e la guida tecnica di Marco Biagi. Il 6 luglio del 2000 le Brigate rosse misero una bomba alla sede della Cisl indicando Biagi come uno schiavo del falco di Federmeccanica, cioe' io".