Milano
Appalti truccati e mazzette per i lavori a San Vittore, Opera e altre quattro carceri
Al centro un ingegnere del provveditorato lombardo indagato per corruzione nelle vesti di progettista e direttore dei lavori

Appalti truccati e mazzette per i lavori a San Vittore, Opera e altre quattro carceri
Gare truccate sui lavori edili nelle carceri lombarde: la Guardia di Finanza di Milano ha eseguito perquisizioni in tutta Italia nei confronti di più persone, alcune con funzioni al Provveditorato regionale per la Lombardia, dove sono state effettuate acquisizioni di documenti. I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria sono coordinati dalle pm di Milano Giovanna Cavalleri e Giancarla Serafini che indagano per turbativa d’asta e falso sugli appalti dell’amministrazione penitenziaria. L'ipotesi è quella di corruzione: al centro un ingegnere in servizio al Provveditorato regionale per la Lombardia, in relazione alla sua funzione di progettista e direttore dei lavori in alcune carceri.
Le presunte gare truccate, in cambio di mazzette, sui lavori nelle carceri riguardano sei penitenziari, ossia San Vittore e Opera a Milano e poi ancora quelli di Pavia, Como, Brescia e Monza. Il valore delle presunte gare pilotate, in cambio di tangenti, sarebbe almeno di diverse centinaia di migliaia di euro. Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, nelle indagini della Procura diretta da Marcello Viola, oltre a perquisire i tre indagati con sequestri di dispositivi informatici e telefoni, ha acquisito negli uffici del Provveditorato lombardo del Dap del Ministero della Giustizia tutti i bandi per le opere che sono al centro dell'inchiesta.
Doni, promesse e collusioni all'ingegnere indagato
Gli appalti sarebbero stati truccati "con doni, promesse o collusioni" per Michele Caliendo, ingegnere e "funzionario tecnico" della sezione edilizia penitenziaria del Provveditorato regionale per la Lombardia - Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria, che rivestiva l'incarico "di volta in volta" di "direttore dei lavori e coordinatore sicurezza in fase esecutiva". Emerge, come riferisce Ansa, dal decreto di perquisizione, firmato dalle pm Serafini e Cavalleri, nel quale viene spiegato che quei lavori, tra 2021 e 2024, venivano "affidati sempre alle medesime imprese", ossia Edil Piazzatorre srl, Elcotem Impianti srl e Edilimpianti srl, con il "ricorso sistematico e in via esclusiva all'affidamento diretto o a procedure semplificate" o "negoziate" per "eliminare del tutto" o "limitare" la "libera presentazione di offerte" da parte di altre imprese. Le indagini sarebbero nate dopo una mail arrivata, il 29 marzo 2024, alla segreteria del Provveditorato regionale in cui "si denunciava" la condotta dell'ingegnere e le sue "onerose richieste". I "pranzi e i regali offerti" a lui non sarebbero stati "sufficienti a 'chiudere un lavoro così semplice'". Caliendo risulta indagato nel decreto per turbativa e per falso, reato contestato anche agli altri due indagati. Nell'inchiesta, però, c'è anche l'ipotesi di corruzione.