Milano
Arexpo e il pasticcio bonifiche. Percorso lungo per il Governo. Inside

di Fabio Massa
Altro che percorso breve. Pare proprio che la transizione da Expo Spa ad Arexpo, e quindi da una scatola piena a una scatola vuota, sarà una questione lunga e complessa. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it sono tutti in attesa del Dpcm, ovvero di un decreto di Palazzo Chigi, che sciolga una serie di punti ancora oscuri. Per prima cosa va definita la modalità per l’entrata del Tesoro nel 40 per cento della società, con conseguente discesa degli altri soci. La modalità dovrà ovviamente chiarire la governance e i patti parasociali. Una partita non semplice. Ma ancor di più, a preoccupare i burocrati romani, è la delicata partita delle bonifiche. Valgono 70 milioni, e ad oggi sono tra i crediti di Expo e sono al centro di un contenzioso non da poco. Il problema è che quei 70 milioni influenzano il valore totale della società: non certo un dettaglio per il Tesoro, che entrando deve “valorizzare” il bene nel quale sta andando ad operare. Per tutti questi motivi, dalla Capitale, non sono ottimisti come invece risulta si vocifera sotto la Madonnina. Più che di pochi giorni, si parla di due o tre mesi. Abbastanza per arrivare a ridosso delle elezioni.
@FabioAMassa