Arrestato all’aeroporto di Malpensa con trolley pieno di cocaina: era ricercato negli Usa per narcotraffico - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 15:46

Arrestato all’aeroporto di Malpensa con trolley pieno di cocaina: era ricercato negli Usa per narcotraffico

Il 48enne arrivava dalla Repubblica Dominicana: ricercato negli Stati Uniti, deve scontare 15 anni per traffico di droga

di Giorgio d'Enrico

Arrestato a Malpensa con trolley pieno di cocaina: era ricercato negli Usa per narcotraffico

È stato fermato non appena ha messo piede all’aeroporto di Malpensa il cittadino statunitense di 48 anni arrestato dalla Polizia di Frontiera per traffico internazionale di droga. L’uomo era appena arrivato con un volo proveniente dalla Repubblica Dominicana quando gli agenti della Polaria hanno avviato controlli mirati, facendo scattare immediatamente le verifiche sulla sua identità.

Dagli accertamenti è emerso che il passeggero era destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso dall’Interpol su richiesta delle autorità statunitensi. Negli Usa deve scontare una condanna definitiva a 15 anni di reclusione per reati legati al traffico di stupefacenti. Una volta confermata la validità del provvedimento, l’uomo è stato trattenuto in attesa delle procedure di estradizione, che verranno valutate dalla Corte d’Appello di Milano.

Il trolley sospetto e la scoperta della cocaina

L’attenzione degli investigatori non si è però fermata al mandato di cattura. Considerata la provenienza da un Paese ritenuto sensibile e il profilo criminale del passeggero, i bagagli sono stati sottoposti a controlli approfonditi. All’interno di due trolley, nascosti in intercapedini e doppi fondi, gli agenti hanno trovato diversi chili di cocaina

Arresto anche per la giustizia italiana

Per il carico di droga rinvenuto, il 48enne è stato arrestato in flagranza di reato anche per traffico internazionale di stupefacenti. Dopo il fermo, è stato trasferito nel carcere di Busto Arsizio, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana. Oltre all’iter estradizionale verso gli Stati Uniti, dovrà quindi rispondere delle accuse anche davanti ai magistrati italiani.








A2A