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Arrestato a Valencia Massimiliano Cornegliani, broker della droga latitante

Arrestato a Valencia Massimiliano Cornegliani, broker della droga latitante

E' stato arrestato in Spagna Massimiliano Cornegliani, latitante legato alla mafia siciliana e calabrese, ricercato per estorsione connessa al traffico di stupefacenti. Nel contesto della cooperazione internazionale di Polizia, lo Scip (Divisione Interpol della Dcpc) e la Compagnia Carabinieri di Corsico hanno supportato la Guardia Civil per la cattura a Valencia (Spagna) di Cornegliani, colpito da mandato d'arresto europeo emesso dalla Procura di Lodi. 

Cresciuto nell'hinterland milanese, fanno sapere gli investigatori, in quel triangolo criminale che comprende Cesano-Corsico-Buccinasco, dove alle organizzazioni mafiose siciliane si sono nel tempo affiancate sino a coesistere in un perfetto equilibrio mafioso quelle calabresi, ha raggiunto una propria autonoma rilevanza criminale, confermata in varie storiche indagini su mafia e narcotraffico. La cattura di Cornegliani, è avvenuta con un intervento delle forze speciali spagnole Uei (Unidad Especial de Intervention) coordinate dalla Guardia Civil, mentre si faceva consegnare alcuni documenti con ulteriori false generalità, che intendeva utilizzare per proseguire la latitanza in America Latina.

L'operazione della polizia spagnola denominata 'Mastrosso', riguarda elementi della criminalità locale collegati con la criminalità organizzata italiana, in particolare con affiliati alla 'ndrangheta, che scelgono l'area della costa valenciana per creare 'connection' internazionali e proseguire nell'anonimato i loro traffici. Massimiliano Cornegliani, latitante dal 2017, era ricercato per espiare una condanna di quasi 7 anni per estorsione con minacce di morte e violenza, legata a vicende di traffico di stupefacenti. Cornegliani è un personaggio di "elevatissima caratura criminale", sottolinea la Polizia, "un broker della droga di alto livello, da sempre attivo nel narcotraffico internazionale, con datati e certi legami con esponenti della mafia siciliana (Antonino Musicó, mafioso di rango è suo cognato) e della 'Ndrangheta calabrese". L'attività investigativa transnazionale, che ha portato all'arresto del Cornegliani, riafferma la validità della cooperazione di Polizia con gli altri Stati messa in campo dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza tramite lo Scip (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia). D'intesa con le Autorità spagnole sono state già avviate tutte le procedure per l'estradizione nel nostro Paese da parte delle autorità italiane. 

Violento, spregiudicato, senza remore, Massimiliano Cornegliani "negli anni scorsi ha minacciato di morte il magistrato della Dda che conduceva le indagini nei suoi confronti, circostanza che ha determinato l'adozione di immediate misure tutorie". Le vicende giudiziarie anche più recenti, fanno sapere gli investigatori, collegano Cornegliani alle famiglie della ndrangheta platiota 'Barbaro-Papalia-Trimboli', egemoni nel territorio di Cesano Boscone-Corsico e Buccinasco.

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