Artisti che diventano imprenditori: Lombardia prima regione in Italia - Affaritaliani.it

Milano

Artisti che diventano imprenditori: Lombardia prima regione in Italia

Crescono dell'8% gli artisti che aprono un'impresa. Il 19% di loro è lombardo.

Artisti che diventano imprenditori: Lombardia al primo posto in Italia

Dal pittore su tela allo scultore in legno e argilla, da chi realizza decorazioni con l’aerografo a quelle su vetro o pellame, dall’incisore a chi crea trompe l’oeil o miniature. Sono 1.130 gli artisti italiani di oggi che scelgono di diventare imprenditori, +8% in un anno, +27% rispetto al 2015 e +55% rispetto al 2013. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del registro imprese al secondo trimestre 2018, 2017, 2015 e 2013.

È la Lombardia a guidare la classifica con quasi un quinto del totale italiano (19%), pari a 211 imprese attive (+5,5% in un anno), con un centinaio nella sola Milano e una trentina a Brescia. Seguono Toscana, Veneto, Lazio e Piemonte che superano tutte il centinaio. Tra le regioni con più imprese la crescita maggiore si registra in Puglia, +23,4% che passa da 47 a 58 imprese, mentre in cinque anni raddoppia il numero delle sue attività il Lazio che passa da 49 a 104 (+112,2%). Milano (101, +5,2% in un anno), Roma (76, +5,6%), Torino (64, +12,3%) e Firenze (54, +12,5%) le province in cui più artisti diventano imprenditori.

Archimede è il nome preferito per le imprese

Tra i nomi scelti per le imprese di tutti i settori spiccano i personaggi storici. È Archimede il matematico, fisico e inventore di Siracusa, uno dei massimi scienziati della storia, il personaggio storico famoso preferito dalle imprese. Al secondo posto, Michelangelo, scultore, pittore, architetto e poeta italiano, protagonista del Rinascimento italiano. Segue, con 250 imprese che si chiamano così, Pitagora, filosofo greco antico e fondatore della scuola pitagorica. Quarta posizione per Augusto, con 131 imprese, il primo imperatore romano dal 27 a.C. Al quinto posto, con 87 imprese, Leonardo, l’autore della Gioconda, eclettico talento universale del Rinascimento. Nella top ten delle scelte d’impresa, ci sono Newton, che scoprì la forza di gravità con una mela caduta, con 81 imprese omonime, Mosè, che guidò il popolo alla terra promessa attraverso il Mar Rosso, con 66 imprese, Napoleone Bonaparte, che costituì un impero in Europa, con 63, Socrate, il filosofo greco della maieutica che morì avvelenato con 58 e Dante Alighieri autore dell’Inferno e padre della lingua italiana, con 49.

Simile alla classifica internazionale è quella italiana: restano Archimede e Michelangelo i primi due scelti dalle imprese con 414 e 310 scelte. Al terzo posto, con 308, entra il toscano Galileo astronomo e padre della scienza moderna. Al quarto il veneziano Marco Polo, l’autore del Milione, mercante e ambasciatore in Cina, con 216. Al sesto l’autore dell’Eneide, il poeta della Roma antica, Virgilio. Resta la scelta sull’antica Roma con l’imperatore Augusto, già presente con 131 nella classifica mondiale e con Orazio, uno dei maggiori  poeti, scelto da 104.

Visconti il personaggio storico preferito a Milano

Prime scelte delle imprese sui nomi dei più celebri personaggi legati a Milano nella storia: Visconti con 159, ispirati alla famiglia che dominò il capoluogo lombardo ai tempi del Ducato e delle signorie. In seconda posizione Caravaggio, pittore che ha provocato una rivoluzione, una rottura nelle teorie e tecniche artistiche del suo tempo, con 94 scelte. Terzo Leonardo da Vinci, che lavorò per molti anni alla corte degli Sforza lasciando in eredità alla città opere artistiche e architettoniche, con 87. Poi il Beccaria, tra i massimi esponenti dell'Illuminismo italiano, con 30 mentre Alessandro Manzoni, l’autore dei Promessi Sposi, ne ha ispirate 11.

Il 75% sono piccole ditte individuali

Nel settore delle creazioni artistiche e letterarie ci sono soprattutto piccole ditte individuali, il 75% mentre solo il 12% è rappresentato da società di capitali, percentuale che supera però il 24% in Campania e il 21% nel Lazio. Sono imprese soprattutto artigiane, 61% del totale (688), ma superano l’80% in Liguria e Friuli. Quasi la metà, il 46,1% pari a 521 attività è a guida femminile ma raggiunge il 70% circa in Friuli Venezia Giulia, una su otto (13%) è in mano a giovani mentre quasi una su dieci (9,2%) a nati all’estero. Il picco per peso di giovani e nati all’estero si registra però in Calabria dove rappresentano un’attività su tre.

Ma dove va l’export italiano di oggetti artistici? La meta principale sono gli Stati Uniti che assorbono 120 dei circa 302 milioni di export all’anno, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat, anni 2017 e 2016. Seguono la Svizzera con 85 milioni (+6,3%) e il Regno Unito con quasi 17 milioni. In forte crescita come destinazioni Hong Kong (+31,1%), quarta con 13 milioni e la Cina che passa da 2 a 9 milioni. Quadri, pitture e disegni, eseguiti interamente a mano sono le creazioni artistiche più esportate per un valore di 152 milioni di euro, seguite dalle opere originali dell'arte statuaria o dell'arte scultoria, di qualsiasi materia con 129 milioni di euro (+8% in un anno).








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