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Atm, omaggio a dodici professioniste del trasporto pubblico milanese- Foto -

Beatrice Chiesa - controllo esercizio mezzi superficie Atm
Da trentasei anni in servizio, ha iniziato come tranviera al deposito di Ticinese, dove guidava le storiche Carrelli e le vetture serie 4900, tipo jumbo. Poi nel 1994 il concorso per diventare “graduato”, ovvero per essere controllore dell’esercizio di superficie. “Mi sconsigliarono di partecipare al concorso, ma non ascoltai. E ho avuto ragione. È stata dura e rifarei quello che ho fatto”. Beatrice è stata la prima donna ad occuparsi di controllo esercizio stando sul territorio, lavorando ai chioschi Atm distribuiti nella città. “Gestisco il personale viaggiante in tempo reale. Devo riuscire a sopperire alle assenze improvvise tra i conducenti con le risorse che sono a disposizione, a volte facendo degli incastri davvero impossibili!”. Una volta era considerata un marziano, i colleghi avevano ancora i gradi e facevano il saluto militare. “Ma oggi è tutto cambiato, per me è normale fare il mio lavoro e con i colleghi uomini c’è un rapporto di grande fiducia reciproca”.
Da trentasei anni in servizio, ha iniziato come tranviera al deposito di Ticinese, dove guidava le storiche Carrelli e le vetture serie 4900, tipo jumbo. Poi nel 1994 il concorso per diventare “graduato”, ovvero per essere controllore dell’esercizio di superficie. “Mi sconsigliarono di partecipare al concorso, ma non ascoltai. E ho avuto ragione. È stata dura e rifarei quello che ho fatto”. Beatrice è stata la prima donna ad occuparsi di controllo esercizio stando sul territorio, lavorando ai chioschi Atm distribuiti nella città. “Gestisco il personale viaggiante in tempo reale. Devo riuscire a sopperire alle assenze improvvise tra i conducenti con le risorse che sono a disposizione, a volte facendo degli incastri davvero impossibili!”. Una volta era considerata un marziano, i colleghi avevano ancora i gradi e facevano il saluto militare. “Ma oggi è tutto cambiato, per me è normale fare il mio lavoro e con i colleghi uomini c’è un rapporto di grande fiducia reciproca”.
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