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Milano
Autovelox, rispettare le regole anche nell'installazione

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C'erano una volta gli autovelox. La storia è semplice, ed è quella denunciata dal consigliere comunale di Forza Italia Pietro Tatarella. Un bel giorno Tatarella che cosa fa? Denuncia che gli autovelox sono montati sui lampioni della luce invece che su pali appositi. Perché? Nessuno lo sa. Eppure il capitolato di gara e tutto il resto prevedeva che l'azienda mettesse i sostegni appositi. Il motivo è tecnico: i sostegni appositi non vibrano con il vento e quindi consentono rilevazioni precise. E poi, c'è un principio. Se vogliamo far rispettare le regole con gli autovelox, vanno rispettate le regole nell'installazione degli autovelox. Logico, lampante. Peccato che così non è stato, così centinaia di multe sono state emesse. Oggi il giudice ha dato ragione ai cittadini che hanno fatto ricorso contro i velox in Fulvio Testi. Risultato? Multe annullate e punti ridati. L'avvocato del Comune non si è neppure presentato. Adesso chi ripagherà il Comune di tutte le multe emesse, messe a bilancio e che invece non verranno incassate? Si rifarà sull'azienda che ha fatto il patatrac? E con i funzionari che dovevano controllare? A loro nessuno dice niente? Insomma, nella Milano che va veloce, a volte gli autovelox fanno cilecca.

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