Baby Gang, i videoclip con la mitragliatrice dei trafficanti d'armi kosovari - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 07:28

Baby Gang, i videoclip con la mitragliatrice dei trafficanti d'armi kosovari

Il gip di Lecco ricostruisce i legami tra il trapper e la famiglia Hetem. Dalle intercettazioni emerge un linguaggio in codice per pistole e mitragliatori, chiamati “giocattoli” o “bambini”

Di Giorgio d'Enrico

Baby Gang, i videoclip con la mitragliatrice dei trafficanti d'armi kosovari

Non più solo provocazioni musicali e video virali: attorno a Baby Gang si muove un’inchiesta che intreccia droga, armi e rapporti pericolosi. Il trapper è stato arrestato a Milano in flagranza, dopo che i carabinieri hanno rintracciato tre pistole nelle sue disponibilità. L’operazione è partita da Lecco e ha portato in carcere quattro uomini, nati in Macedonia e Kosovo, appartenenti alla famiglia Hetem, al centro di un presunto traffico di stupefacenti e armi da guerra.

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Le intercettazioni: le armi erano “giocattoli” e “bambini”

Dalle oltre 60 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Gianluca Piantadosi emergono dettagli inquietanti: pistole e fucili mitragliatori venivano chiamati “il giocattolo” o “il bambino” nei messaggi e nelle telefonate. Le conversazioni intercettate hanno svelato una rete di comunicazioni tra gli arrestati e Baby Gang, con telefoni cellulari utilizzati persino all’interno del carcere.

Il mitragliatore dei trafficanti d'armi che compare nei videoclip di Baby Gang

Nell’indagine spicca la figura di Simone Sacchi, già arrestato nel gennaio 2024, che avrebbe fatto da “custode” per un mitragliatore riconducibile agli Hetem. Lo stesso mitragliatore compare nei video musicali “Bentley” e “Mocromafia” di Baby Gang. Sacchi, sentito dai magistrati, ha riferito di aver visto in carcere Mevljan Hetem e Ndiaga Faye comunicare con il trapper tramite cellulari. Proprio Faye, già coinvolto nei processi contro la “crew” di Baby Gang, avrebbe raccontato che una pistola custodita da Sacchi era stata usata nella sparatoria avvenuta nei pressi di Corso Como a Milano, episodio per cui lo stesso Baby Gang e Simba La Rue sono già stati condannati.

Nell’ordinanza viene riportato che gli investigatori hanno confrontato le armi sequestrate con i frame dei videoclip, trovando riscontri diretti. Su una di esse è stata anche isolata un’impronta di Ayoub Noureddine, amico stretto del trapper. Le indagini hanno inoltre documentato come gli Hetem riuscissero a procurarsi armi in Kosovo, cedendole in contesti esterni allo spaccio, come per la realizzazione di video musicali.

Con Baby Gang indagato anche Simba La Rue

Undici in tutto gli indagati, con Baby Gang e Simba La Rue sotto accusa per detenzione, porto e ricettazione di armi. Non per spaccio, diversamente dagli Hetem. Il materiale probatorio raccolto — intercettazioni, fotografie, impronte e testimonianze — tratteggia un intreccio che va ben oltre la scena trap e apre uno spaccato crudo su come la criminalità riesca a intrecciarsi con il mondo dello spettacolo e della musica urbana.

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