Boeri: "Modello Milano? Non è un sistema di collusioni ma ci sono problemi strutturali"

Boeri: "Modello Milano? Non è un sistema di collusioni ma ci sono problemi strutturali"

"Raccontare il modello Milano solo come un sistema di collusioni è una forma di sciatteria. Ma sarebbe sciatteria anche negare che ci siano problemi strutturali, come le diseguaglianze". Così l'archistar Stefano Boeri intervistato oggi da Repubblica. Tra gli indagati per le vicende urbanistiche cittadine, Boeri respinge il racconto di una politica succube di immobiliaristi ed architetti e ridimensiona il suo ruolo: "Sull'urbanistica milanese non ho toccato palla. Ho costruito edifici". L'architetto non criminalizza tuttavia grattacieli e torri, "simboli della ricostruzione". E sulle conversazioni con Sala dice: "Frammenti di intercettazioni montati ad arte (...) conosco e stimo Sala da anni e non è che se diventa sindaco non lo chiamo più". Così anche sul famoso "warning": "Segnalavo solo un comportamento non corretto della commissione Paesaggio". 

Boeri: "Il Leoncavallo? Anche il Teatro Piccolo nacque da una occupazione"

Boeri non condivide la reazione avuta da Manfredi Catella sabato, quando gli antagonisti hanno brevemente occupato il cantiere del Pirellino. L'immobiliarista si è chiesto se è "questo il nuovo modello Milano", ma per Boeri il conflitto non va mai soffocato "che dal conflitto si impara sempre". Anche per questo, riflettendo sull'opportunità di sgomberare il Leoncavallo, Boeri conclude che anche il Teatro Piccolo nacque da una esperienza di occupazione poi resa legittima: "Questa è Milano". 

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