Brescia, operaio sequestrato da un uomo armato: motivi passionali
Caccia all'uomo nei boschi di Brescia. Un marocchino ha sequestrato un operaio per motivi passionali
Sequestro Brescia: deciso comando avanzato per caccia all'uomo
Un "posto di comando avanzato" dal quale partiranno le squadre per cercare il sequestratore e il suo ostaggio e' stato istituito per proseguire la "caccia all'uomo" che ha sequestrato un operaio nel Bresciano. La decisione e' stata presa durante un vertice in Prefettura a Brescia. L'area di ricerca e' stata circoscritta ai boschi a monte di Villanuova sul Clisi e il centro sara' ospitato nell'ex scuola della piccola frazione Berniga, usata dal comune per le colonie estive.
Sequestro Brescia: dietro l'azione del marocchino armato c'è un movente passionale
Il sequestro e' avvenuto a Gavardo la sera di martedi' a quanto pare per motivi di gelosia. Haida Abdelouahed, marocchino residente a Villanuova (Brescia), avrebbe litigato con la compagna, accusata di avere una relazione con un ex collega della Saf, ditta di Muscoline dove la donna aveva lavorato come "interinale" per alcuni mesi. Successivamente, secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, l'uomo ha aspettato fuori dalla Saf due ex colleghi della donna sequestrandone uno e minacciandolo con una pistola per farsi portare a casa del presunto amante dove ha rilasciato il primo uomo prendendo come ostaggio il secondo, Mirko Giacomini. A dare l'allarme e' stato il primo collega, mentre Abdelouahed si dava alla fuga con Giacomini. L'auto usata e' stata trovata in un bosco ma senza indizi utili. Al vertice di stamattina in Prefettura era presente anche il procuratore reggente Carlo Nocerino. Nella ricerca e' impegnato il battaglione dei Carabinieri con cani specializzati e un elicottero. Per decisione delle forze dell'ordine nessun volontario sara' coinvolto vista la pericolosita' del sequestratore. Il Prefetto di Brescia ha chiesto a Polizia e Guardia di Finanza di fornire uomini e mezzi affiancando cosi' i carabinieri.
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