Bussolati: "Primarie Pd? Non sono religione. Con il nome giusto..."
Seppur dalla Sicilia, dove si trova in vacanza, il segretario metropolitano del Partito democratico Pietro Bussolati segue con attenzione gli sviluppi del dibattito interno al centrosinistra milanese sulle strategie da adottare in vista delle elezioni del 2016. E commenta. A partire dai dialoghi in corso tra il premier Matteo Renzi ed il sindaco Giuliano Pisapia: "Che si parlino non mi stupisce affatto, il Pd milanese ha sempre lavorato perchè ci fosse dialogo". Intervistato da Italia Oggi, Bussolati pare manifestare una certa freddezza invece rispetto alle candidature per le primarie di Emanuele Fiano e Pierfrancesco Majorino: "Rispetto il dibattito - afferma - e queste disponibilità manifestate, ma finchè non ci saranno le regole, non ci sarà la raccolta firme, le candidature non esistono". Bussolati punta a modifiche alcuni aspetti del regolamento, introducendo ad esempio tra le firme anche quella di qualche sindaco o amministatore di area metropolitana. Ma non esclude, in caso di discesa in campo di un nome di assoluto spessore, di rinunciare del tutto alle primarie: "Sono uno strumento, non una religione civile. Però Milano è una città complessa e trovare un nome che rappresenti tutta questa complessità non è facile".