Milano
Cambiano due giudici: il processo Visibilia rallenta e slitta a dopo l'estate
Il ministro Daniela Santanchè ed altre 16 persone a processo per falso in bilancio. Ma il procedimento subisce un rallentamento per la necessità di cambiare due giudici

Cambiano due giudici: il processo Visibilia rallenta e slitta a dopo l'estate
Cambiano due giudici: il processo Visibilia rallenta e slitta con ogni particolarità a dopo l'estate. "Non posso cominciare il dibattimento con due giudici che se ne vanno. Non siamo in grado di fare previsioni su quando arriveranno i sostituti" le parole in aula di Luigi Cernuto, presidente del collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Milano. A lasciare il collegio saranno i togati Francesca Ballesi e Lorenzo Lentini. Il processo per falso in bilancio vede imputate 17 persone, tra cui la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
Accolta parte delle eccezioni della difesa sulla modifica di due capi di imputazione
Mentre dunque questioni organizzative potrebbero far slittare il dibattimento a dopo l'estate, il tribunale ha accolto parte delle eccezioni delle difese e, in particolare, quelle che riguardavano la "modifica sostanziale" di due capi di imputazione da parte dei pm. Portando ad un rinvio al 15 luglio per chiudere la fase delle questioni preliminari. I giudici hanno concesso un termine, previsto per legge, alle difese di nove imputati, tra cui Dimitri Kunz, compagno della ministra, e Fiorella Garnero, sorella della senatrice, fino a metà luglio, per valutare se chiedere riti alternativi o l'ammissione di nuove prove, ossia nuovi testi rispetto a quelle incolpazioni riscritte e con al centro i bilanci consolidati del gruppo Visibilia del 2021 e 2022.
Per i giudici, come emerso dall'ordinanza letta in aula, nella "nuova formulazione delle imputazioni" per due incolpazioni, in cui è stato introdotto il tema del bilancio consolidato del gruppo Visibilia, "ricorre una modifica" e per questo le difese hanno diritto a valutare i riti alternativi, come abbreviato e patteggiamenti, o di chiedere l'ammissione di ulteriori testimoni.